Dopo la morte dell’esemplare centenario di “Rafetus swinhoei” del lago di Hoan Kiem (Vietnam), avvenuta il 19 gennaio 2016, erano soltanto tre le tartarughe giganti dal guscio molle dello Yangtze viventi conosciute: una coppia nello Zoo di Suzhou (China) ed una che vive allo stato selvatico nel lago vietnamita Dong Mo.
Stamani però, il “Turtle Survival Alliance” ha annunciato la conferma della presenza di una “R. swinhoei” in un lago ad ovest di Hanoi (Vietnam) e così l’animale più raro al mondo ritorna a contare quattro esemplari viventi.
Dal 2012 si vociferava della sua presenza nel Xuan Khanh Lake ma solo dopo quasi cinque anni di ricerca fu fotografata nel maggio 2017 da Nguyen Van Trong. Purtroppo lo scatto non chiarì totalmente i dubbi sulla specie e quindi, per intensificare gli sforzi, il TSA ha iniziato una collaborazione con l'”Asian Turtle Program“.
Si è deciso di studiare l’eDNA del lago, cioè il DNA ambientale, alla ricerca di tracce biologiche riconducibili alla presenza della “Rafetus swinhoei“. Con grande entusiasmo, la Dr.ssa Caren Goldberg della “Washington State University” ha riferito dell’esito positivo delle analisi che confermano chiaramente la presenza della tartaruga gigante dal guscio molle nel lago Xuan Khanh.
Ora comincia la parte più difficile del lavoro di conservazione e cioè la cattura indenne dell’esemplare, per poterlo unire agli altri ultimi rimasti e sperare in un accoppiamento per la sopravvivenza della specie.
Il successo di tutta l’operazione è stato possibile grazie alla volontà dei tanti organi ministeriali e non che hanno partecipato a questa ricerca, dall’Agenzia per la Conservazione della Biodiversità del MoNRE al Dipartimento per la Pesca e la Protezione delle Foreste del Vietnam, dal “Cleveland Metroparks Zoo” all’IUCN, fino all’aiuto del gruppo britannico “Chelonia” e di tanti donatori privati.