C’è un famoso proverbio in dialetto napoletano che recita “Dicette ‘o pappice vicino ‘a noce, damme ‘o tiempo ca te spertose” (Disse il verme alla noce: dammi tempo che ti perforo), scena allegorica dell’essere pazienti prima di veder i frutti del proprio lavoro.
Nonostante non sia di Napoli, deve averlo imparato e fatto suo Salva Caravello, che per tutta l’estate ha monitorato la spiaggia della frazione di Sampieri in cerca delle tracce di risalita di una tartaruga marina. Durante le sue passeggiate, ha poi ben pensato di sensibilizzare sull’argomento i bagnanti, mostrando loro anche le foto delle eventuali scie lasciate sulla sabbia.
Così, dopo che ieri non c’era stata conferma della presenza delle uova sotto la traccia segnalata da Simona Cappello e da suo figlio Manfredi, stamani il belga Leo Van den Bril ha chiamato proprio Salva per comunicarle di aver probabilmente trovato tre nidi.
Sull’arenile è giunta la biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice WWF e attivista del progetto “Life EuroTurtles“, la quale ha ispezionato tutte le tracce presenti ed ha ufficializzato la prima deposizione del 2020 sulla spiaggia di Sampieri di Scicli (RG).
Ad aiutare nella messa in sicurezza della camera d’incubazione, oltre ai già citati, hanno dato il loro contributo Pippo Punzo ed Ernesto Pernice mentre la rete e gli ulteriori dispositivi per recintare l’area sono stati predisposti dagli operai della Forestale locale.