Il monitoraggio delle coste italiane, in relazione all’individuazione e alla salvaguardia delle nidificazioni di tartarughe marine, purtroppo è limitato solo ad alcune province o peggio ad alcuni litorali.
I motivi sono vari e possono essere individuati nella mancanza di volontari, nella disorganizzazione di alcuni degli enti o associazioni coinvolte, nell’assenza di figure professionali esperte e a volte anche nella mentalità dei residenti poco avvezza alla natura. Ciò fa si che il numero totale dei nidi censiti ogni anno è decisamente inferiore a quello reale.
Nell’anno appena concluso si è registrato il record italiano di deposizioni (248), con quasi il triplo del numero già alto del 2019 (94). Questa cifra però, sembra non essere in realtà quella definitiva, visto che ieri la mareggiata che ha colpito la costa saccense ha portato alla luce dei gusci di uova da una deposizione non nota in precedenza.
Dunque, anche in zone in cui viene svolta attività di monitoraggio da parte di decine di volontari, è possibile che una tartaruga riesca a deporre senza farsi vedere e senza lasciare tracce. Con questo nido, trovato esattamente sulla spiaggia di Capo San Marco, il record italiano sale a quota 249, mentre il numero di nidificazioni in provincia di Agrigento tocca quota ventidue.