Giovedì 19 maggio, la polizia di San Vittore Olona (MI) aveva ricevuto la telefonata di un cittadino che avvisava di aver avvistato una grossa tartaruga che tranquillamente vagava per il lungofiume, rischiando di finire investita.
Probabilmente nessuno degli agenti avrebbe mai immaginato di trovarsi di fronte ad una Chelydra serpentina, comunemente chiamata tartaruga azzannatrice, che nel frattempo era già stata adagiata in un contenitore di plastica con l’aiuto di una pala.
La detenzione in Italia è vietata poichè questa specie è inserita nell’elenco di quelle pericolose per l’incolumità pubblica e quindi probabilmente questo esemplare è stato abbandonato nel fiume, per evitare sanzioni certe, da chi non poteva più tenerla.
Dopo due settimane dal ritrovamento, è stato scelto il Parco Natura Viva di Pastrengo (VR) come sede finale per la custodia della Chelydra. Nel Parco sono presenti già altri due esemplari della stessa specie, proveniente da altrettanti ritrovamenti post-abbandono.