Ancora una volta una parte dello staff di tartapedia.it ha fatto visita al “Centro di Recupero Turtle Point” di Bagnoli (NA). Come sempre un’esperienza unica che ogni volta emoziona tanto, in modo particolare nel vedere la dedizione che lo staff del centro ha per rimettere in sesto (fin dove è possibile) le splendide tartarughe marine.
La visita al centro però, fa anche riflettere sull’aspetto negativo che l’uomo provoca a questi magnifici rettili. Le cause per cui le tartarughe marine, specificamente appartenenti alla specie “Caretta Caretta“, erano in cura sono tutte da attribuire all’uomo: ferite da elica di motore di imbarcazione, impatto con imbarcazione, ingestione di ami da pesca, ingestione di sacchetti di plastica scambiati per meduse e catture non casuali nelle reti da pesca ed in altri attrezzi da pesca.
La prima tartaruga che ci è stata “presentata” aveva subito un taglio netto sul carapace causato da un’elica di un’imbarcazione. E’ stata molto fortunata in quanto altri pochi centimetri e sarebbero stati colpiti i polmoni (presenti sotto il carapace), causandone così morte certa. La sua storia ci ha attratto in quanto ritrovata da un simpatico pescatore romano: “Lui tifosissimo della Roma, mi ha fatto giurare su mia madre che l’avrei chiamata Francesco Totti e non Hamsik o Cavani. E’ stato talmente tanto simpatico che l’abbiamo accontentato” – queste le parole del Dr. De Martino responsabile del centro.
C’era poi, ancora li dall’ultima visita, la tartaruga “Giulio Andreotti” colpita da un’imbarcazione che le ha deformato il carapace sul lato posteriore paralizzandole gli arti, appunto posteriori. Purtroppo lei non potrà più rivedere il mare in quanto impossibilitata a catturare il cibo autonomamente.
Oltre le tante tartarughe marine, c’erano anche un’iguana, delle tartarughe palustri e delle tartarughe terrestri provenienti da sequestri e/o portate li da persone che non potevano più tenerle con se. Proprio sulle tartarughe terrestri siamo venuti a conoscenza di una bellissima notizia e cioè che le oltre 30 di loro che furono rubate, sono state tutto (o quasi) ritrovate grazie all’aiuto di un carabiniere che prese a cuore il caso!
Infine ci tenevo ancora una volta a ringraziare il sempre gentilissimo Dr. Giovanni De Martino per la guida, per le informazioni sempre utili che divulga e per lo scambio di opinioni con noi “non esperti”. Un ringraziamento anche a Vale e a Stefano per la loro presenza.
Le foto della giornata al Turtle Point
Nessuna galleria selezionata o è stata eliminata.