In questa pagina troverete la scheda d’allevamento riassuntiva che riguarda le tartarughe appartenenti alla specie Pelodiscus sinensis. La scheda indica sommariamente le informazioni sull’alimentazione, la riproduzione, le caratteristiche fisiche e comportamentali ed altri aspetti per allevare al meglio questa specie.
Specie
Pelodiscus sinensis
Sottospecie
non è presente alcuna sottospecie
Stati di provenienza
dal sud-est della Cina al nord delle regione Manciuria, nel nord del Vietnam, in Corea e sui gruppi di isole del Taiwan e del Giappone
Luoghi di origine
dai grossi corsi d’acqua ai piccoli canali.
Predilige comunque acque basse con fondo sabbioso e con vegetazione galleggiante
Lunghezza massima
escludendo il lungo collo, 18/20 cm i maschi e dai 20 ai 25 cm le femmine
Colorazione carapace
dal bianco sporco al beige chiaro oppure, soprattutto nelle baby, grigio scuro. Presenza di piccole macchie a forma di fiore di colore grigio scuro o nere. Inoltre, in esemplari con colorazione chiara è possibile notare la struttura ossea presente sotto il carapace
Colorazione piastrone
dal bianco al rosa chiaro, mentre nelle baby può presentarsi anche arancio.
Nella parte inferiore, con l’avanzare dell’età, son visibili grosse macchie rosa scuro
Colorazione testa ed arti
nella parte superiore leggermente più chiara del carapace, mentre nella parte inferiore molto chiara e simile a quella del piastrone.
Intorno all’occhio sono presenti delle leggere striature radiali, mentre tutto intorno alla bocca son presenti macchie bianche tondeggianti.
Le zampe sono palmate mentre il naso è leggermente allungato
Riconoscimento sesso
il maschio ha coda lunga a punta e grossa alla base che fuoriesce dal bordo del carapace, mentre la femmina coda corta con cloaca posizionata molto più vicino al piastrone
Maturità sessuale
viene raggiunta molto presto, infatti il maschio può diventare riproduttivo già a due anni mentre la femmina intorno ai quattro anni
Allevamento in cattività in casa
ampio acquario con altezza dell’acqua tale da permettere alla tartaruga di respirare stando sul fondo e allungando solo il collo.
L’acqua deve essere ben filtrata poichè questa specie, essendo a guscio molle, è soggetta a micosi. Infatti si consiglia anche di aggiungere 5 grammi di sale per ogni litro d’acqua, ovviamente solo al primo avvio della vasca.
La zona emersa non è fondamentale in quanto sarebbe utilizzata solo raramente, ma sono comunque consigliati appigli/tronchi che le permettano di stare a pelo d’acqua.
Facoltativamente si può aggiungere un neon uvb 5% (o meglio 10%).
La temperatura dell’acqua deve essere compresa tra i 20°C ed i 25°C.
Si consiglia infine, sabbia finissima (0,3-0,5 mm) sul fondo poichè ama insabbiarsi sia quando si sente in pericolo, sia quando sente caldo, sia per il letargo e sia per cacciare. Inoltre è utile anche a tenere pulito il carapace, evitando così eventuali micosi.
Evitare sabbia non fine (es. ghiaietto) poichè potrebbe provocare abrasioni
Allevamento in cattività in laghetto
possibile tutto l’anno se si almeno una parte con una profondità minima dell’acqua di 80cm più uno strato di sabbia finissima sul fondo per ulteriori 20/30cm, ciò per garantire un corretto letargo durante l’inverno.
E’ necessario mettere numerosi tronchi e/o appigli che fuoriescono dall’acqua per facilitare la risalita e molta vegetazione.
Evitare pareti rigide, modellando i bordi a mo’ di gradoni
Alimentazione
è una specie prevalentemente carnivora e quindi sarà difficile fornire vegetali, ma è importante farlo di tanto in tanto, magari aggiungendo in vasca piante acquatiche.
L’alimentazione non cambia a seconda dell’età, quindi bisogna fornire principalmente insetti (come i grilli), invertebrati (lombrichi, molluschi, crostacei e lumache) e pesci.
Raramente è possibile fornire tarme della farina, camole del miele e carni bianche.
Vanno alimentate una volta al giorno, preferibilmente la mattina; da baby 5 volte a settimana e man mano che crescono bisogna aumentare i giorni di digiuno fino ad arrivare ad alimentarle da adulte due volte a settimana
Letargo
lo effettuano a temp comprese tra i 5°C e i 10°C.
In casa è impossibile, quindi nel periodo autunnale/invernale necessitano di riscaldatore impostato sui 23/24°C, senza di esso farebbero un semi-letargo dannosissimo.
All’esterno bisogna avere un laghetto come descritto su, ma si consiglia comunque di evitare letargo esterno fino ai due anni.
Possono fare letargo anche in luoghi chiusi, a patto che si garantisca il rispetto delle temp. sopra-indicate per un corretto letargo
Legislazione
libera vendita in Italia
Galleria foto
La foto articolo è di Fabio Maione ©
© Copyright – Tartapedia
RIPRODUZIONE CONSENTITA SOLO IN PARTE E SOLO SE ACCOMPAGNATA DA LINK ALLA FONTE
NON E’ CONSENTITA ALTERAZIONE DEL TESTO ORIGINALE