Martedì è stato stabilito il record di recuperi giornalieri di Caretta caretta nel mare a largo delle coste baresi. Infatti sono state ben 18 le tartarughe recuperate da tre pescherecci di Bisceglie (“Angela madre“, “Argonauta” e “Francesco padre“) e da altrettanti di Trani (“Poseidon“, “Rosa dei venti” e “Terylu“).
Gli esemplari erano tutti finiti nelle reti da strascico, tranne uno che è stato praticamente pescato a causa di un amo conficcatosi in bocca. Quattro di queste tartarughe, fin da subito, mostravano i sintomi della MDD (Malattia Da Decompressione), cioè una embolia gassosa provocata dalla veloce risalita delle reti da strascico in cui erano rimaste impigliate.
Le restanti tredici saranno presto liberate poichè sono in buone condizioni, mentre le altre passeranno un periodo di degenza presso il Centro Recupero Tartarughe Marine di Molfetta (BA). Come ha spiegato anche Pasquale Salvemini, responsabile del Centro, serviranno specifici farmaci e soprattutto servirà l’utilizzo di apposite camere iperbariche presenti presso la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bari.