Grazie all’intenso lavoro della Guardia Costiera e grazie alla sensibilità dei cittadini, la settimana appena trascorsa è stato possibile recuperare alcuni esemplari di “Caretta caretta” arenatisi a causa delle forti mareggiate.
Sul litorale marchigiano in pochi giorni sono state dieci (tra cui una “Chelonia mydas“) le tartarughe marine salvate, di cui una risvegliatasi come per magia. La vicenda ha infatti commosso sia i militari marittimi, sia colui che l’aveva avvitata sulla spiaggia di Porto Sant’Elpidio (FM): l’uomo, trovando la “carcassa”, ha ben pensato di portarla con la sua auto alla Capitaneria di Porto di Civitanova (MC) ed è proprio li che, a seguito di bagni caldi effettuati dal Com. Angelo De Tommasi, la tartaruga ha mosso una delle pinne. Il piccolo esemplare, probabilmente paralizzato dall’ipotermia, è stato trasferito al “Centro Recupero Tartarughe Marine” di Numana (AN).
Anche in Emilia Romagna, precisamente a Cesenatico (FC), la Guardia Costiera ha trovato cinque “Caretta caretta“, di cui purtroppo però due già decedute. I tre esemplari ancora in vita sono stati consegnati all’Ospedale della “Fondazione Cetacea” di Riccione.
Più a sud invece, nell’Oasi di Torre Guaceto (BR), sono state medicate tre tartarughe per varie ferite provocate da attrezzatura da pesca. Curioso poi, il ritrovamento di una “Caretta caretta” di appena 15 centimetri spiaggiatasi a Trani, tra i rifiuti portati a riva dal mare grosso, e salvata da un pescatore locale.