Grazie alla preziosa e sempre maggiore collaborazione da parte dei pescatori locali, ieri è stato recuperato un esemplare di “Caretta caretta” con difficoltà motorie ad una delle pinne anteriori.
La tartaruga infatti, era alla deriva a causa di un filo di nylon che stringeva intorno all’arto. Se non fosse stata avvistata, la pinna si sarebbe probabilmente necrotizzata con successivo distacco.
Ora è nelle mani dello staff della Fondazione Cetacea di Riccione, ove è arrivata insieme ad un ospite insolito per l’Italia: un gabbiano di Bonaparte (“Chroicocephalus philadelphia“).