Robert Crosland, insegnante da anni presso la “Preston Junior High School“, è sotto inchiesta per aver dato da mangiare un cucciolo di cane ad una tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) alla presenza di alcuni studenti. In un comunicato stampa, il sovrintendente del distretto scolastico, Marc Gee, ha detto che l’amministrazione è venuta a conoscenza dalla “spiacevole circostanza” lo scorso 7 marzo.
«L’episodio si è verificato dopo che l’orario delle lezioni era volto al termine e quindi l’alimentazione del rettile non rientrava in alcun programma scolastico» ha voluto chiarire Gee, che ha aggiunto: «Sottolineo poi, che in nessun momento la sicurezza degli studenti e del personale è stata messa in pericolo».
Non è chiaro se il cane fosse vivo o morto quando è stata nutrita la tartaruga ma poiché alcuni studenti hanno assistito alla scena, nonostante il tutto sia successo dopo l’orario scolastico, l’amministrazione sta indagando sull’incidente. Per ora comunque, Crosland non è stato ufficialmente citato in giudizio e di conseguenza nemmeno sospeso dalla scuola media. «Quando i fatti saranno accertati, adotteremo la migliore misura a carico del docente» ha detto Gee.
Robert Crosland è un insegnante popolare secondo molti genitori e secondo i suoi ex studenti: «Ho amato le sue ore di lezione perché ha portato davvero la scienza in classe. È un bravo insegnante!». Tant’è che martedì è partita su Charge.org una petizione a favore dell’insegnante, che in poche ore ha superato le mille firme ed in parallelo la sua bacheca Facebook è stata riempita da decine di messaggi di sostegno.
«È ora di alzarsi in piedi per uno dei migliori insegnanti di scienze del nostro distretto scolastico. Essendo stato suo studente in passato, conosco in prima persona l’impatto che ha avuto sulla mia vita e su molti altri. È tempo di mostrare il nostro sostegno per l’uomo che ci ha insegnato la scienza in un modo nuovo e che ama davvero il suo lavoro» ha scritto River McKay, organizzatore della petizione “We Support Crosland“.
Questa storia ha fatto il giro degli USA e sui social media c’è stata anche la reazione opposta a quella dei concittadini dell’insegnante. Stephanie Bell dell’organizzazione no-profit PETA ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede provvedimenti seri contro il “bullo in cattedra” che impressiona i giovani più sensibili.
Il procuratore della contea ha chiesto comunque a tutti un po’ di pazienza, in modo da poter garantire gli standard legali ed etici a chi sta svolgendo le dovute indagini.