Erano circa le 11:30 quando il telefono degli ambientalisti Steve e Susan Ahern ha squillato per avvisare del triste ritrovamento, fatto da un passante, di una settantina di tartarughe morte della spiaggia antistante l’11th Street a Sea Isle City (New Jersey).
Il bilancio delle vittime purtroppo, è stato peggiore di quanto comunicato nella chiamata: c’erano 82 esemplari di “Malaclemys terrapin” senza vita, con abbandonata appena li accanto una trappola per granchi. La scena ha devastato gli Ahern, che hanno dedicato i rispettivi anni di pensionamento a far si che questa specie avesse più luoghi per nidificare ma soprattutto avesse “percorsi sicuri”.
«Queste tartarughe lasciano le paludi , in cerca di un luogo adatto per nidificare, attraversando anche le strade cittadine. Infatti una delle cause principali della loro morte è l’investimento da parte dei veicoli, ma subito dopo ci sono proprio gli annegamenti nelle trappole» ha detto Steve.
La morte di queste terrapins si poteva evitare, visto che per legge le trappole per granchi dovrebbero essere dotate di un aggeggio che non permetta alle tartarughe di entrarci.
La divisione del New Jersey dell’agenzia “Fish and Wildlife Service” del Dipartimento degli Interni degli USA ha avviato un’indagine per risalire al responsabile di tale tragedia, anche se sarà molto difficile dato che la trappola non riportava nemmeno il codice identificativo.