Con l’abbassarsi delle temperature, le tartarughe marine migrano verso mari più temperati. Può però capitare che si facciano sorprendere dall’arrivo improvviso del freddo o ancor peggio, come avviene nel golfo ad uncino della penisola di Cape Cod (Massachusetts), che restino intrappolate in una conca, spiaggiandosi poi in seguito al “cold stunned” (stordimento da freddo).
Per non farsi trovare impreparati, la compagnia area no-profit “Turtle Fly Too” ha chiesto già da ora l’aiuto di piloti ed operatori aerei. L’anno scorso i volontari raccolsero centinaia di “Lepidochelys kempii“, che sarebbero altrimenti morte, arenatesi a sud del New England.
Gli esemplari recuperati vengono trasferiti in un primo momento presso il “New England Aquarium” ma poi c’è bisogno di trasportarli nelle strutture apposite alla loro cura ed è qui che entra in gioco l’aviazione, con l’organizzazione di voli caritatevoli per il trasferimento delle tartarughe, appositamente “imballate”, presso i centri di recupero del South Carolina, della Georgia e della Florida.