La zona di mare che viene circoscritta sotto il nome di “Area Marina Protetta” è una riserva che ha un’importanza vitale per la biodiversità degli ambienti marini e, a seconda della categorizzazione, al suo interno vige una normativa più o meno restrittiva per proteggerne l’habitat.
«Il tratto di mare che separa Punta Campanella da Capri è fondamentale per il passaggio dei cetacei e delle tartarughe che passano tra i golfi di Napoli e Salerno» è il messaggio lanciato dal Parco Marino di Punta Campanella. Questa lingua di mare è “Zona B” e dunque la navigazione dovrebbe avvenire a velocità inferiori ai 10 nodi (per distanze maggiori di 300m dalla costa) ma, soprattutto in questo periodo dell’anno sembra invece un’autostrada del mare, con imbarcazioni private che sfrecciano senza alcun limite.
La noncuranza delle leggi, spesso provoca danni alla fauna che vive in queste acque, come capitato alla povera “Caretta caretta” deceduta ieri dopo essere stata trovata a galla con un’evidente ferita alla testa, molto probabilmente causata dall’impatto con un natante. Purtroppo a nulla è servita l’operazione chirurgica effettuata al Centro Ricerche Tartarughe Marine “Anton Dohrn” di Portici (NA), dove la tartaruga era arrivata grazie ad una staffetta.