Un nuovo studio recentemente condotto dalla TRAFFIC (rete di monitoraggio globale sul commercio di animali selvatici) ha rilevato che il commercio illegale di tartarughe marine in Indonesia, in Malesia e nel Vietnam persiste in maniera preoccupante.
Oltre 2350 esemplari, sia vivi che morti, sono stati sequestrati in 163 operazioni delle forze dell’ordine dal 2015 al luglio di quest’anno. Come se non bastasse, oltre 91.000 uova (di cui più di 75.000 solo in Malesia), quasi tremila carapaci e 1,7 tonnellate di carne di tartaruga sono state confiscate nello stesso periodo.
Sono stati analizzati anche i sequestri avvenuti al di fuori di questi tre paesi e si è scoperto che dal 2016 al 2017, su 782 esemplari di Eretmochelys imbricata, quasi il 50% era diretto in Francia dal Vietnam.
«Le tartarughe marine nuotano da tempo in acque agitate. La nostra ricerca nel corso degli anni ha costantemente mostrato una riduzione minima delle minacce» ha dichiarato Kanitha Krishnasamy, direttore di TRAFFIC nel sud-est asiatico. «Considerando che le popolazioni di queste tartarughe sono in declino a livello globale, il persistere del commercio illegale rappresenta una cupa prospettiva per il loro futuro».
Dunque, lo studio ha chiaramente mostrato che è necessario non solo continuare a sostenere l’attuazione delle normative nazionali ed internazionali, ma c’è bisogno di una collaborazione globale sulla lotta alla criminalità della fauna selvatica per evitare l’estinzione delle tartarughe marine.
Fonte: traffic.org