Yoshi, una Caretta caretta di 180 Kg, dopo aver trascorso venti anni in cattività presso il “Two Oceans Aquarium” di Cape Town, in Sudafrica, è ritornata in mare a dicembre 2017 e da due anni sta entusiasmando il team di ricercatori del “Department of Biodiversity, Conservation and Attractions” dell’Australia Occidentale.
La tartaruga ha attraversato l’intero Oceano Indiano, raggiungendo una spiaggia della regione Pilbara, situata nella parte centro-settentrionale dello stato australiano, percorrendo così circa 37.000 Km. Si ritiene dunque che, nonostante i venti anni passati nell’acquario, l’esemplare ricordasse ancora il luogo di nascita e lo ha così raggiunto per effettuare probabilmente la sua prima deposizione.
Yoshi arrivò al “Two Oceans Aquarium” dopo che l’equipaggio di un peschereccio giapponese la trovò con il carapace danneggiato. All’epoca l’acquario non era attrezzato per ospitare una tartaruga marina ma l’ottima riabilitazione a cui lei fu sottoposta, ha fatto sì che negli ultimi dieci anni, oltre 600 esemplari siano stati curati e rilasciati in mare.
Dopo 18 mesi di addestramento, Yoshi è ritornata in mare con un dispositivo satellitare fissato sul suo carapace. Il primo anno lo ha trascorso nuotando lungo la costa africana che separa l’Angola dal Sudafrica, prima di mettersi in viaggio per l’Australia.
«Ha percorso una distanza impressionante: è il primo spostamento dall’Africa all’Australia registrato con un dispositivo gps» ha riferito Maryke Musson, direttore generale dell’acquario. Il governo australiano ha messo a disposizione la sua rete di ricercatori per individuare Yoshi e tentare così di sostituire il localizzatore satellitare, oramai usurato. Inoltre, verranno prelevati campioni di pelle al fine di studiare le origini della tartaruga ed avere conferma sul suo luogo di nascita.