Questo 2020 resterà per sempre nei ricordi di tutti gli appassionati e soprattutto degli addetti ai lavori sui nidi di Caretta caretta. Un anno in cui il numero di deposizioni sulle coste italiane è più che raddoppiato rispetto agli anni precedenti, sfiorando (per ora) quota 250.
Tutte le regioni interessate quest’anno da nidificazioni di tartaruga marina hanno fatto registrare il proprio record storico, tra esse anche la Toscana. Purtroppo però, in questo territorio le Caretta caretta hanno deposto decisamente tardi e l’arrivo dell’autunno ha causato non pochi danni.
Dal primo dei nidi, rinvenuto il nove luglio sulla spiaggia di Riva del Sole a Castiglione della Pescaia (GR), sono nate soltanto due tartarughine prima che la camera d’incubazione venisse inondata da due mareggiate. Il totale delle uova deposte è noto (centoundici) poichè fu necessario traslocarlo per allontanarlo da un canale di scolo e quindi sarebbe una vera tragedia se, come oramai è molto probabile, non dovessero sbucare altre neonate.
Stessa triste sorte è toccata anche alle deposizioni gestite sempre dall’associazione “tartAmare” ma sulla costa livornese. Lì le onde ed il forte vento hanno provocato ingenti danni, devastando le strutture balneari e causando il ferimento di oltre dieci persone. E’ più che giusto pensare che delle centinaia di uova presenti sulle spiagge di Baratti a Piombino e di Rimigliano a San Vincenzo sia rimasto ben poco o che comunque esse abbiano subito danni irreversibili.
Senza dimenticare il nido violato da alcuni ragazzini ad inizio agosto a Castiglione della Pescaia (GR), i quali distrussero 15 uova e compromisero l’intera incubazione, una gioia è fortunatamente arrivata anche dalle coste toscane. Il 66% delle 127 uova deposte la notte tra il 2o ed il 21 luglio scorso sulla spiaggia selvaggia di Roccamare, si sono sviluppate ed hanno così consegnato al mare ben 84 piccole tartarughe.
Nelle prossime settimane lo staff dell’associazione “tartAmare” effettuerà l’ispezione delle nidificazioni livornesi, anche se come già accennato su, le speranze sono veramente prossime allo zero. Nel frattempo si spera di ricevere notizie positive dai due presunti nidi non gestiti dall’associazione, rinvenuti rispettivamente ad Orbetello (GR) e a Capalbio (GR), entrambi però non certi in quanto non è stata effettuata la ricerca delle uova ma sono state soltanto recintate le tracce lasciate sulla sabbia.