Lo scorso martedì 24 agosto 2021, il conteggio delle nascite di Caretta caretta, effettuato grazie alla preziosa collaborazione dei tanti biologi marini e dei tanti addetti ai lavori sui vari nidi italiani, confermava il “battesimo del mare” di oltre duemilacinquecento tartarughine.
A distanza di appena otto giorni, questo numero è lievitato in maniera quasi esponenziale, raggiungendo quota quattromilacinquecento nascite: addirittura una media di circa trecento piccole in più ogni ventiquattro ore.
Così come evidenziato già nella precedente conta, le regioni che fanno registrare il maggior numero di schiuse sono ovviamente le tre che si contendono il podio delle deposizioni nell’anno in corso. La Costa dei Gelsomini, il litorale calabrese supervisionato dall’associazione “Caretta Calabria Conservation“, ha raddoppiato gli hatchlings sbucati dalla sabbia, passando dai circa settecento agli oltre millecinquecento confermati prima della notte appena trascorsa.
Ricordiamo che a queste nascite andranno poi aggiunte quelle sulle restanti coste della regione, che sono gestite dal “WWF Calabria” e i cui numeri verranno comunicati soltanto a fine campagna di monitoraggio.
Il balzo in avanti però è stato decisamente significato anche in Campania ed in Sicilia, dove complessivamente sono nate la metà di tutte le tartarughe marine italiane del 2021. Nel solo Cilento infatti, sono all’incirca ottocento le piccole Caretta caretta sbucate sui vari arenili da Santa Maria di Castellabate (SA) a Marina di Camerota (SA), a cui poi bisogna aggiungere le oltre trecento del Litorale Domitio (CE).
Stessi numeri della costa cilentana li ha ottenuti la Sicilia orientale, ove tra le province di Siracusa e Ragusa (gestite dalla biologa marina Oleana Olga Prato) e quella di Catania, si sono superati gli ottocento hatchlings andati a mare, di cui quasi il 90% dalle spiagge siracusane. A questi vanno sommati i tre della provincia di Agrigento (tra cui quello di Lampedusa) e le due schiuse a sorpresa di Trappeto (PA) e di Petrosino (TP), che in totale hanno fatto registrare poco meno di trecento nascite.
Al quarto posto è salito il Lazio, con oltre trecentoventi tartarughine nate da sei dei nove nidi individuati fino ad ora dalla rete “TartaLazio”. Segue la Sardegna che rispetto allo scorso aggiornamento si è mossa di poche unità e dunque, in attesa delle altre schiuse, è attualmente ad oltre duecentodieci nascite. Un bel passo in avanti è stato censito invece in Puglia, ove il totale è salito a circa duecento hatchlings, di cui oltre cento in Salento ed i restanti nella provincia di Taranto, in cui proprio stamani due piccole tartarughe sono sbucate da una nidificazione non nota.
Infine bisogna aggiungerne un altro centinaio di Caretta caretta, di cui poco più di cinquanta sbucate dai due nidi lucani in cui è già stata effettuata l’ispezione della camera d’incubazione, ed oltre cinquanta nate dalla prima schiusa Toscana del 2021, cominciata la notte tra il 28 ed il 29 agosto e tutt’ora in corso.