Il gas-embolismo sistemico (Gas-Embolism) è la presenza di gas all’interno del sistema cardiovascolare, che può provocare una varietà di effetti sistemici a seconda della quantità e della distribuzione anatomica del gas.
Negli esseri umani, la GE può verificarsi a seguito di traumi, immersioni subacquee o come complicazione post-operazioni chirurgiche. I vertebrati subacquei capaci di trattenere il respiro sono stati considerati protetti contro la GE, grazie ad adattamenti anatomici e comportamentali.
Nelle tartarughe marine è stato però riscontrato che esse sperimentano tale tipo di embolia quando catturate in profondità e portate velocemente in superficie con attrezzature da pesca come le reti da posta e da traino.
Nello studio italiano condotto, tra gli altri, da alcuni professori del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari e pubblicato lo scorso 22 novembre su “Nature”, una delle più importanti e antiche riviste scientifiche, è stato costruito un modello matematico per stimare le pressioni di tre gas all’interno delle strutture corporee delle Caretta caretta.
Tale modello è stato adattato utilizzando i valori raccolti dalla letteratura precedente e dall’analisi di diversi fattori su 482 esemplari accidentalmente catturati negli ultimi quattro anni lungo la costa adriatica.
«Probabilmente è in assoluto la minaccia antropica più grave per questi animali. Il 20% degli esemplari, quasi sempre adulti, muoiono nel giro di poche ore. Pertanto la mortalità correlata all’interazione con i sistemi di pesca è certamente molto più alta di quanto ritenuto sino ad ora» ha spiegato Delia Franchini, professoressa associata di chirurgia veterinaria dell’Uniba, in un’intervista rilasciata al “Corriere del Mezzogiorno“.
Sono state riscontrate significative correlazioni tra la presenza di GE e la durata, la profondità, la velocità di risalita della rete, la dimensione dell’esemplare e la temperatura. In particolare, la mortalità e i deficit neurologici sono strettamente correlati alla velocità di risalita della rete e quindi dell’esemplare bloccato al suo interno.
I minuziosi risultati di questo studio potranno essere utili nella valutazione clinica, nella prognosi e nella gestione delle tartarughe marine affette da gas-embolismo ma la riduzione delle catture accidentali deve comunque diventare una priorità per le principali organizzazioni internazionali, attraverso la modifica delle reti e delle operazioni di pesca e sensibilizzando ancor più i pescatori.