Negli ultimi due anni le tartarughe marine ci hanno abituato a celebrare il ritrovamento della prima deposizione italiana della stagione riproduttiva in corso, già durante l’ultima settimana di maggio.
Quest’anno invece, sembra che l’evento inaugurale debba farsi attendere più del dovuto. Nonostante già diverse segnalazioni di esemplari vicini alla costa o in esplorazione su qualche arenile siciliano, sembra che ci si avvii ad una stagione simile a quella del 2019, quando il primo nido fu individuato il 13 giugno.
Gli esperti non sono comunque per nulla allarmati, in quanto le temperature sono aumentate soltanto nelle ultime settimane e ciò sta portando un ritardo generale in tutto il bacino del Mediterraneo.
Confrontando infatti i dati provenienti da nazioni più lontane, come per esempio il Libano, e da quelle più vicine, come per esempio la Grecia, si evince un ritardo rispetto allo scorso anno di circa una settimana.
Nel 2021 la prima nidificazione di Caretta caretta in Libano, precisamente sulla costa meridionale di Al-Mansouri, fu individuata addirittura il 15 maggio, cioè ben dieci giorni di anticipo rispetto alla prima di quest’anno. Trend simile anche sulle isole greche di Zante e Creta, dove le date inaugurali si sono spostate rispettivamente dal 16 al 23 maggio e dal 25 maggio al primo giugno.
Dunque non ci resta che attendere e sperare di aver quanto prima, anche in Italia, la conferma del ritrovamento delle prime uova di Caretta caretta.
Foto in evidenza: Mona Khalil