La stagione di nidificazione 2022 delle tartarughe marine è partita in ritardo in tutto il Mediterraneo ma in queste prime settimane sembra che la Sicilia abbia un passo in più rispetto alle altre regioni.
Dopo il primo nido italiano rinvenuto a Linosa lo scorso 4 giugno, ieri mattina è stata individuata la quarta deposizione siciliana a Lampedusa e una traccia di escursione in provincia di Messina.
Sulla più grande delle isole Pelagie il nido è stato deposto sulla spiaggia attrezzata della Guitgia, tra gli ombrelloni e le sdraio dei bagnanti. L’area è stata recitata e messa in sicurezza del personale dell’Ente Gestore della Riserva Naturale e dai volontari di Legambiente, i quali sorveglieranno l’arenile fino alla schiusa delle uova prevista tra circa due mesi.
Nel messinese invece, mamma tartaruga non si è ancora decisa a deporre. Tra giovedì notte e venerdì era stata individuata una prima traccia di escursione, che però non nascondeva alcun nido. Nella tarda serata di ieri poi, la biologa marina Oleana Olga Prato (operatrice del “Progetto Tartarughe WWF Italia”), insieme ai volontari Luca Tripi e Luca Bonaccorsi, hanno visto la grossa Caretta caretta risalire dal mare per provare finalmente a depositare le proprie uova.
Peccato però che la tartaruga abbia “sbagliato strada” finendo incastrata sugli scogli e soltanto il tempestivo intervento dei tre lì presenti ha evitato il peggio. Stamani ancora un’altra traccia rinvenuta ma nulla da fare, anche questa si è rivelata essere soltanto una “passeggiata” sulla sabbia.