Due settimane fa, diciassette esemplari di Malaclemys terrapin sono stati rilasciati in un tratto fluviale dai piccoli bambini di un asilo di Stone Harbor.
Sono ben venticinque anni che il “Wetlands Institute” gestisce un programma di ricerca e conservazione, in collaborazione con le scuole locali e con la Stockton University.
Le tartarughe rilasciate sono nate grazie al certosino lavoro del personale dell’istituto, che ha incubato le uova estratte dai corpi frantumati delle madri rimaste uccise dopo essere state investite dalle auto in transito.
Le femmine di Malaclemys terrapin si allontanano dalle zone umide per deporre le proprie uova, percorrendo anche centinaia di metri ed esponendosi così sia ai predatori naturali che alla minaccia molto più mortale dei veicoli a motore.
Lisa Ferguson, direttrice del WI, stima che solo in questa zona si perdono circa 550 femmine adulte all’anno a causa degli incidenti stradali. «È un vero massacro in questo periodo dell’anno. Facciamo quello che possiamo ma semplicemente non tutte hanno possibilità di sopravvivere».
La sensibilizzazione è uno degli aspetti fondamentali per il futuro di questi animali ed è qui che entrano in gioco i bambini. Le maestre fanno conoscere loro il mondo delle tartarughe, disegnano poster, gli assegnano dei nomi e vendono persino biscotti per raccogliere fondi per la loro conservazione.
Tutti gli alunni, anche quelli più reticenti e più timidi, mostravano sul volto un vivo entusiasmo nel vedere le tartarughe nuotare finalmente in natura. «Questi eventi fanno capire come tutti abbiamo un ruolo per la salvaguardia, anche i bambini di una scuola materna» ha concluso Ferguson.
Fonte: abcnews.go.com