Durante una delle annuali indagini notturne sulle tartarughe marine condotte nel 2023, i funzionali dell’EAD (Environment Agency – Abu Dhabi) hanno registrato, per la prima volta nella recente storia documentata, la presenza di una tartaruga verde che stava deponendo le sue uova. A diffondere la notizia nei giorni scorsi è stato Ahmed Al Hashmi, direttore esecutivo del settore “Terrestrial and Marine Biodiversity” dell’EAD: «Le isole al largo di Abu Dhabi sono noti siti di nidificazione delle Eretmochelys imbricata e, sebbene le Chelonia mydas si nutrono ampiamente nelle praterie di alghe presenti in queste acque, non è stata mai trovata alcuna prova che suggerisca una loro nidificazione in qualsiasi altro luogo all’interno di Abu Dhabi. Da precedenti studi in cui si è sfruttata la localizzazione satellitare delle tartarughe verdi, si è visto che la maggior parte è migrata in Oman per nidificare, prima di tornare nelle nostre acque».
Nel 2023 sono stati registrati inoltre un totale di 247 nidi di tartarughe embricata, un dato che mostra un incremento del 28% rispetto all’anno precedente. La percentuale di successo di schiusa ha superato il 72%, dimostrando stabilità della popolazione di questa specie nelle acque della capitale degli Emirati Arabi Uniti e rafforza l’efficacia delle solide politiche di protezione e riabilitazione dell’habitat marino.
Le riserve marine del “Sheikh Zayed Protect Areas Network” rappresentano il 14% dell’area marina dell’emirato e contribuiscono a preservare la biodiversità e la stabilità di specie importanti ad Abu Dhabi. Per comprendere meglio il comportamento delle tartarughe marine, l’EAD ha etichettato con successo 75 Eretmochelys imbricata e 45 Chelonia mydas, che hanno rivelato percorsi migratori, importanti aree e siti di alimentazione nelle acque del Golfo Persico.