Per la legge italiana e per il Corpo Forestale dello Stato, detenere tartarughe senza obbligatori documenti CITES equivale ad aver prelevato illegalmente fauna selvatica (Legge 157/92).
Molte persone che detengono tartarughe terrestri senza relativa documentazione, pensano di poter farla franca facilmente ma, soprattutto negli ultimi anni, la Forestale è attiva anche online infiltrata tra i vari forum e pagine inerenti all’argomento.
Il caso di Taranto
Uno degli ultimi episodi che testimonia ciò risale al 16 Luglio 2012. In tale data sono state sequestrate ben 12 esemplari di Testudo Hermanni detenute illegalmente in un giardino di una villa privata in una frazione di Taranto, precisamente a Lama.
Gli esemplari, prelevati dagli uomini della Forestale e dagli uomini del Comando Provinciale con a capo il Commissario Dr. Sandro D’Alessandro, sono stati affidati al Museo di Storia Naturale di Calimera (Lecce). Prima dell’affido però, il veterinario dell’ASL di Taranto ha constatato le ottime condizioni di tutte le tartarughe.
Il proprietario della villa e dei rettili è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria presso la Procura di Taranto per “detenzione illecita di animali tutelati dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES)“. La Forestale aveva eseguito il controllo già sicura di cosa avrebbe trovato, proprio grazie ai riscontri investigativi effettuati in vari ambienti.
Il caso di Foggia
Altro caso è quello di San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. Gli agenti del Servizio CITES di Bari, in data 30 Luglio 2012, hanno sequestrato 8 esemplari appartenenti alla specie Testudo Hermanni. Queste tartarughe erano detenute in un appartamento e si suppone che fossero state prelevate dai boschi presenti nelle vicinanze.
I militari della Polizia Giudiziaria hanno risposto all’annuncio trovato in rete e hanno finto di essere possibili acquirenti. Così hanno fissato un appuntamento con l’uomo presentandosi in abiti civili, per poi identificarsi al momento opportuno e sequestrare gli animali.
Anche in questo caso, il proprietario delle tartarughe è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria presso la Procura di Foggia per “detenzione illecita di animali tutelati dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES)“.
Le tartarughe sono state affidate ad un “Centro per il recupero di animali selvatici” in Puglia.
Il caso di Bari
Nella stessa giornata del sequestro su citato avvenuto nella provincia di Foggia, il Nucleo Operativo CITES presente al Porto di Bari e gli uomini della Forestale di Bari, hanno sequestrato altri 8 esemplari sempre della specie Testudo Hermanni che un venditore ambulante si apprestava a vendere in località San Giorgio.
In questo caso, il venditore delle tartarughe è stato denunciato non solo per la detenzione illecita ma anche per la “vendita illecita di animali tutelati dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES)“.
Le tartarughe sono state affidate ad un “Centro per il recupero di animali selvatici” in Puglia.
Le parole del Dottor Marino Martellotta
Ecco quanto affermato dal Commissario Capo del Servizio CITES Territoriale di Bari: “Le numerose operazioni di verifica ed i sequestri operati, mirano a prevenire e reprimere i reati contro gli esemplari protetti dalla normativa internazionale CITES. Alcuni cittadini purtroppo, non sono ancora a conoscenza che tali esemplari non possono essere prelevati dall’ambiente naturale e la normativa di riferimento ne punisce penalmente il prelievo in natura, la detenzione ed il commercio illegale.”