Dopo un incremento di ben 38 nidi registrato nella settimana dall’11 al 17 giugno, ci si aspettava un assestamento dei numeri ma così non è stato e la curva continuerà a crescere notevolmente anche nel prossimo aggiornamento del “Martedì delle Tartarughe“.
Oltre alle quattro nidificazioni registrate giovedì mattina a Laigueglia (SV), sulla spiaggia di Sampieri (fraz. di Scicli – RG), in località San Lorenzo a Noto (SR) e nel quartiere Mondello a Palermo, nel primo pomeriggio della stessa giornata è stato diffuso dalla rete “TartaLazio” il comunicato sul ritrovamento di due nidi deposti a Nettuno (RM) a distanza di 30 metri l’uno dall’altro, ma entrambi in posizione non sicura. Come per la deposizione di Ardea (RM) del 9 giugno, anche per queste si è scelto di spostare le 140 uova (rispettivamente 78 e 62) sull’incontaminata spiaggia della Tenuta Presidenziale di Castelporziano, essendo un litorale dall’alta percentuale di schiusa.
Venerdì il boom si è avuto sulle spiagge della Costa dei Gelsomini, dove il personale dell’associazione “Caretta Calabria Conservation” ha messo in sicurezza addirittura sei nidi, di cui uno con la fruizione pubblica della schiusa, essendo stato deposto su una delle spiagge di Brancaleone (RC) frequentate abitualmente dai bagnanti. A questi si aggiungono ulteriori due nidi individuati ieri, che portano a quota 23 le deposizioni individuate in Calabria, tutte nella provincia di Reggio, di cui venti da “Caretta Calabria Conservation” e tre dal WWF OA Vibo Vallata Stilaro in data 18 e 19 giugno.
Cinque poi, sono stati i nidi individuati in Sicilia tra il 21 e il 22 giugno. La prima deposizione è stata segnalata in provincia di Trapani, esattamente a Marinella di Selinunte (fraz. di Castelvetrano – TP), grazie ad alcuni villeggianti che all’alba di venerdì hanno visto una Caretta caretta che abbandonava la spiaggia. Ieri invece, è stato il turno di Giuseppe Di Rosa che ha riconosciuto le tracce sulla sabbia ad Avola (SR), individuando così in appena un mese il suo quinto nido avolese. L’ispezione della body pit, con la relativa conferma della presenza delle uova, è stata effettuata dalla biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe” del WWF Italia, la quale in serata ha confermato anche un nido nella RNO Saline di Priolo. Le altre due nidificazioni siciliane sono state segnalate da Andrea Zappalà e Stefania di Grazia, che hanno individuato la prima deposizione dell’anno sulla spiaggia di Catania, e poi da Gino Galia, il quale ha censito il secondo nido di Licata (AG).
Altri cinque sono stati confermati ieri mattina anche in Campania. Il monitoraggio della costa domitio-flegrea da parte dell’associazione “Domizia” ha portato all’individuazione di due nidi, il primo sulla spiaggia antistante i lidi “Flava Beach” e “Lido D’Angelo” a Castel Volturno (CE) e l’altro a Bacoli (NA). Entrambe le deposizioni però, sono state effettuate a pochi metri dalla battigia, con le uova del nido napoletano praticamente in acqua, e dunque è stato provvidenziale l’intervento di Chiara Roncari, borsista della SZN “Anton Dohrn” di Napoli, che ha traslocato le camere di incubazione in una posizione più sicura ben distante dal mare. Gli altri tre nidi campani sono stati individuati sulle coste cilentane, esattamente a Santa Maria di Castellabate (SA) grazie ad un ragazzo che ha visto una tartaruga rientrare in mare, a Caprioli (fraz. di Pisciotta – SA) con il monitoraggio effettuato dal team del progetto “CARETTAinVISTA” e ad Acciaroli (fraz. di Pollica – SA) grazie agli operai della “Sarim”, azienda che si occupa della raccolta rifiuti sul territorio.
Venerdì mattina, grazie ai cartelli informativi posizionati all’ingresso della Riserva Naturale “Salina dei Monaci” a Manduria (TA), un bagnante ha riconosciuto le tracce lasciate dal passaggio di una tartaruga e ha immediatamente avvisato la direzione del Parco. L’area è stata messa in sicurezza dai volontari della Lega Navale di Torre Colimena (fraz. di Manduria) ed è stata sorvegliata fino all’arrivo del personale autorizzato dell’Oasi WWF Bosco Pantano, che in serata hanno confermato la presenza delle uova e quindi il primo nido dell’anno per la provincia di Taranto.
La Luna Piena in Capricorno del 22 giugno e la gibbosa calante di stamani hanno sicuramente spinto le tartarughe a deporre. Infatti, dopo gli undici nidi di ieri, stamattina siamo già a dieci nidi confermati dagli addetti che operano in Campania, in Puglia e in Sicilia. Le danze si sono aperte intorno a mezzanotte con la segnalazione di una Caretta caretta sulla spiaggia di Ascea Marina (SA), in Cilento. Sul posto si è immediatamente presentata Roberta Teti, borsista della SZN “Anton Dohrn”, la quale ha trovato anche un’altra tartaruga in deposizione, confermando poi poco dopo l’una di stamani che i nidi erano addirittura tre, a venti metri di distanza l’uno dall’altro.
Dopo un’oretta circa, è invece ancora Giuseppe Di Rosa dalla Sicilia a godersi lo spettacolo della deposizione in diretta sulla spiaggia di Avola (SR), aumentando nuovamente in appena 24 ore il numero personale di nidi individuai quest’anno. Dalla provincia di Siracusa inoltre, stamani sono arrivate altre due segnalazioni grazie ai monitoraggi di Andrea Zappalà ad Agnone Bagni e a Silvio Ariazza a Noto, confermate dalla biologa Prato.
A chiudere (per ora) gli aggiornamenti odierni, ci ha pensato la provincia di Lecce, con anche lì ben tre nidi individuati grazie al monitoraggio attivo. Dopo due giorni in cui le tartarughe si erano divertite ad esplorare le spiagge salentine senza deporre, stamani il personale del CRTM di Calimera (LE) ha confermato la presenza delle uova su tre spiagge di Ugento (LE), uno nella frazione di Torre San Giovanni e due in quella di Torre Mozza.
L’anno scorso fu un’annata record per le spiagge italiane, con 465 deposizioni individuate in dieci regioni. Ad oggi già si è abbondantemente sopra i cento nidi messi in sicurezza, con un anticipo rispetto al 2023 di oltre dieci giorni. Se il ritmo registrato in questo primo mese di nidificazioni dovesse confermarsi anche a luglio, molto probabilmente il record stabilito lo scorso anno verrà ancora aggiornato.
Credit foto in evidenza: Crazybikemtb