Era il 23 settembre del 2019 quando con il ritrovamento di piccole Caretta caretta appena nate sulla spiaggia di Menfi (AG), da un nido non identificato prima, si festeggiava l’ufficialità della 37esima deposizione individuata in quella stagione di nidificazione. Numeri che fino a cinque anni fa erano realmente altissimi per una regione italiana, numeri sì consistenti ma che comunque non lasciavano che all’immaginazione ciò che poi è accaduto già l’anno successivo.
Il 2020 è stato il primo anno in cui si è registrato un vero e proprio boom di nidificazioni accertate, con il totale complessivo italiano arrivato a toccare quota 249 (l’anno prima erano stati 95). In quell’anno, la Sicilia staccò tutte le altre regioni, con ben 96 deposizioni messe in sicurezza, cioè più dei nidi rinvenuti nel 2019 in tutta Italia. Nella stagione 2021, nonostante l’upgrade del record nazionale (256 nidi), sulle spiagge della più grande isole del Mediterraneo furono accertate “soltanto” 57 deposizioni. Nel 2022 poi, ci fu un calo fisiologico in tutta Italia, con “appena” 129 nidi individuati, di cui però più di un quarto (35 esattamente) proprio in Sicilia.
Arriviamo all’ennesimo anno sorprendente, quel 2023 conclusosi con numeri davvero inimmaginabili fino a pochissimi anni fa, l’anno del nuovo record nazionale: 465 nidi. Una cifra mostruosa per il nostro Paese, ma ancora più sorprendente probabilmente sono state le 161 deposizioni di tartaruga marina individuate sulle coste siciliane, cioè quasi cinque volte quelle siciliane del 2022.
Centosessantuno nidi, un numero che con l’andamento attuale potrebbe essere addirittura superato. Basti pensare che stamattina sono stati confermati altri cinque nidi sull’isola (due ragusani, due siracusani e uno agrigentino), che hanno portato così il totale attuale siciliano a 72, cifra che lo scorso anno fu raggiunta soltanto a metà luglio e dunque due settimane dopo. Non possiamo prevedere se la curva continui a crescere in modo esponenziale ma in caso di risposta affermativa, in Sicilia facilmente verrà abbattuta anche quota 250 nidi!