L’associazione “Caretta Calabria Conservation” opera dal 2012 per preservare le tartarughe marine e i suoi habitat lungo la cosiddetta “Costa dei Gelsomini” in provincia di Reggio Calabria, riconosciuto quale principale sito di nidificazione in Italia.
Monitorando l’area di propria competenza che si estende per circa 100 km, grazie anche al prezioso aiuto di tirocinanti e campisti, quest’anno sono già oltre 101 i nidi di Caretta caretta individuati sulla costa ionica, a cui bisogna aggiungere anche una manciata di deposizioni messe in sicurezza sulle spiagge che si affacciano sul Mar Tirreno.
Un dato sorprendente che segue sicuramente l’aumento delle nidificazioni di tartarughe marine nel nostro Paese, ma che è frutto anche delle campagne di sensibilizzazione svolte in questi dodici anni di attività e soprattutto del costante monitoraggio che ogni stagione viene effettuato per più di 80 giorni, da fine maggio a metà agosto, sia a piedi e sia col supporto di nuove tecnologie come i droni.
Lo scorso anno in Calabria furono individuati 137 nidi, di cui 89 messi in sicurezza proprio dall’associazione “Caretta Calabria Conservation”. Considerando dunque i numeri costantemente in crescita ogni settimana sulla costa ionica, non è impensabile immaginare che alla fine della stagione di nidificazione, le deposizioni individuate dal team e dai volontari di CCC possano eguagliare quelle del 2023 segnalate nell’intera regione.
«La gran parte dei nidi sono deposti in spiagge naturali e lasciamo che essi schiudano in condizioni naturali. Quando però questi si trovano su litorali frequentati, vengono predisposti alla fruizione pubblica. In queste occasioni, le attività di divulgazione hanno suscitato l’interesse sia della gente del posto che dei turisti, incoraggiando il loro coinvolgimento nella conservazione delle tartarughe» ha affermato Salvatore Urso, uno dei soci fondatori dell’associazione. «Tuttavia, c’è ancora tanto da fare poichè il lavoro sempre crescente per mettere in sicurezza i nidi non ha sempre l’appoggio completo delle amministrazioni locali o comunque da parte di chi dovrebbe far rispettare le regole già esistenti, a prescindere dalle tartarughe marine, e dunque il nostro intervento è ancora tristemente indispensabile per salvare le nidificazioni. Per fortuna tante cose sono migliorate, tanti amministratori hanno capito come per esempio i sindaci dei comuni di Palizzi e di Bruzzano che quest’anno hanno dimostrato tanta vicinanza e collaborazione».