È stata una scoperta insolita quella fatta da alcuni bagnanti a Vasto Marina nei giorni scorsi: una tartaruga d’acqua dolce, appartenente alla specie Trachemys scripta, si aggirava spaesata tra la sabbia e i teli mare. L’esemplare, chiaramente fuori dal proprio ambiente naturale, è stato prontamente segnalato e recuperato dai Carabinieri Forestali del Nucleo di Villa Santa Maria (CH).
Si tratta di una specie esotica invasiva, originaria del Nord America e vietata in tutta l’Unione Europea dal 2017. L’introduzione della Trachemys scripta negli habitat europei rappresenta una grave minaccia per la flora autoctona, in particolare per gli anfibi e le Emys orbicularis, a causa della sua competitività, resistenza e capacità di adattamento.
Spesso acquistate da piccole per il loro aspetto “domestico”, queste tartarughe vengono abbandonate una volta cresciute e diventate difficili da gestire. In molti casi, l’abbandono è compiuto senza conoscere le conseguenze ecologiche e le sanzioni previste: la detenzione e la liberazione di specie invasive sono vietate dal Regolamento UE 1143/2014 e possono comportare sanzioni amministrative e penali.
Il rettile ritrovato a Vasto Marina è stato affidato a un centro autorizzato per le cure e la custodia, ma l’episodio riaccende l’attenzione sul problema dell’abbandono degli animali esotici. I Carabinieri Forestali ricordano l’importanza di affidarsi a strutture competenti in caso di rinuncia a un animale e invitano la popolazione a non introdurre mai specie non native in ambienti naturali.