L’estate 2025 sarà ricordata come una stagione d’oro per la Caretta caretta nell’arcipelago delle Pelagie. Con il diciassettesimo nido ufficializzato ieri 23 luglio, Lampedusa ha superato il record assoluto di nidificazioni, battendo il primato stabilito nel 2023 (16 nidi) e confermandosi una delle roccaforti più importanti per la riproduzione di questa specie nel Mediterraneo. Un dato ancora più impressionante se si considera che oltre il 70% delle nidificazioni si è concentrato sulla celebre Spiaggia dei Conigli, un habitat straordinario tutelato dall’Area Marina Protetta.
Il primo nido dell’anno era stato individuato il 23 maggio, esattamente due mesi prima dell’attuale record, a testimonianza di una stagione lunga, intensa e tutt’altro che conclusa.
Ma anche Linosa, la sorella minore dell’arcipelago, vive un anno eccezionale. Con cinque nidi confermati, ha raggiunto il miglior risultato mai registrato dal 2018. Proprio stamattina è stata rinvenuta una nuova traccia di risalita, purtroppo senza nidificazione: un segnale che l’attività riproduttiva è ancora in corso e che potrebbero esserci nuovi sviluppi nei prossimi giorni.
E a Linosa è già arrivato anche il primo straordinario lieto evento dell’anno: dal nido deposto a fine maggio a Cala Pozzolana di Ponente sono nate 94 tartarughine su 105 uova, una percentuale di schiusa eccezionale (circa 90%), frutto di condizioni ambientali favorevoli e di un monitoraggio attento e costante.
Questi numeri confermano quanto le Pelagie siano un punto nevralgico per la sopravvivenza della tartaruga marina nel Mediterraneo, ma al tempo stesso pongono l’attenzione su quanto sia importante monitorare, proteggere e sensibilizzare. La crescita dei numeri è una buona notizia, ma anche un richiamo alla responsabilità, in un ecosistema sempre più fragile.