Negli ultimi due mesi la spiaggia di Marathi, vicino a Chania (Creta), è finita al centro delle cronache per una serie insolita di episodi: diverse persone hanno denunciato di essere state morse da tartarughe marine mentre nuotavano nelle acque basse.
Secondo quanto riportato da Ekathimerini e To Vima, in uno degli episodi una donna è stata ferita a un braccio e trasportata all’ospedale locale, dove i medici hanno confermato che si trattava di un morso di tartaruga. Pur non essendo dotate di denti, infatti, le tartarughe marine possiedono mascelle molto potenti, in grado di infliggere lividi e lesioni anche dolorose.
Gli esperti non parlano di aggressività spontanea: il comportamento, spiegano, sarebbe legato alla cattiva abitudine di alcuni turisti e pescatori di nutrire le tartarughe. Questo porta gli animali ad associare la presenza umana al cibo e a percepire i nuotatori come concorrenti da scacciare. “Le tartarughe cominciano a trattare i nuotatori come rivali e cercano di allontanarli mordendo“, ha dichiarato Dimitris Fytilis dell’associazione Archelon, impegnata da anni nella tutela dei rettili marini in Grecia.
Non è la prima volta che l’isola registra simili interazioni: già nel 2024 una donna era stata attaccata da una tartaruga nella stessa località balneare. Anche allora gli studiosi avevano puntato il dito contro l’interferenza umana, ricordando che il contatto diretto, il disturbo e soprattutto l’alimentazione artificiale possono alterare il comportamento di questi animali normalmente pacifici.
Le autorità locali invitano quindi residenti e turisti a non offrire cibo alle tartarughe, a mantenere distanza di sicurezza e ad evitare di toccarle o inseguirle in acqua. Un promemoria importante, che ricorda come il rispetto della fauna selvatica sia fondamentale per garantire la convivenza pacifica tra persone e natura.
Foto in evidenza di repertorio