La maggior parte di noi è entrato nel mondo delle tartarughe grazie alla classica tartarughina d’acqua comprata ad una fiera di paese dai nostri genitori per “accontentare” un nostro capriccio.
Poi si cresce e si cerca di capire quali siano le vere necessità di quest’indifeso animaletto e ci si ritrova in un fantastico mondo, un mondo costituito da tante specie diverse, di cui molte acquistabili facilmente ed a prezzi accessibili.
Attratti da queste specie “diverse” dalla classica Trachemys scripta, poche volte ci si chiede se la convivenza sia possibile creando così dei “minestroni” pericolosi. Infatti sono solo un paio le specie in commercio che possono convivere con le Trachemys scripta mentre tutte le altre sono da non inserire nella medesima vasca, in primis per le diverse esigenze alimentari e di habitat e poi perchè possono scambiarsi malattie (di cui potrebbero essere portatrici sane) se arrivano da areali diversi.
Ma la cosa più triste che si potrebbe verificare è l’attacco della specie più aggressiva nei confronti dell’altra più debole. Questi attacchi possono essere letali, proprio come è successo alla nostra amica Caterina che aveva alloggiato le sue tre Sternotherus per una sola notte nella vasca della coppia di Pseudemys.
Al mattino purtroppo si è trovata davanti ad uno spettacolo raccapricciante: la femmina di Pseudemys era stata completamente mangiata ed era senza cervello (anche quello han mangiato) ed il maschio aveva un prolasso al pene! Tutto ciò in una sola notte di convivenza…
DI SEGUITO LE IMMAGINI DEI RESTI DELLA FEMMINA DI PSEUDEMYS.
SI ASTENGANO DAL GUARDARLE, DATA LA CRUDEZZA DELLE IMMAGINI, LE PERSONE FACILMENTE IMPRESSIONABILI.
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