In questa pagina troverete la scheda d’allevamento riassuntiva che riguarda le tartarughe appartenenti alla specie Testudo marginata. La scheda indica sommariamente le informazioni sull’alimentazione, la riproduzione, le caratteristiche fisiche e comportamentali ed altri aspetti per allevare al meglio questa specie.
Specie
Testudo marginata
Sottospecie
non ha ufficialmente alcuna sottospecie, anche se fino a pochi anni fa si (es. la T.m.weissingeri).
Oggi si usa parlare di suddivisione per areale: greco e sardo
Stati di provenienza
Grecia, Italia (introdotta prima dell’Impero Romano), Albania e Isole del Peloponneso (principalmente T.m.weissingeri)
Luoghi di origine
dato l’areale di distribuzione, ama la boscaglia mediterranea formata da piante sempreverdi basse e ricche di vegetazione, praterie collinari e selva costiera
Lunghezza massima
dai 20/25 cm della T. marginata del Peloponneso ai 35/40 cm delle T. marginata delle altri areali.
La lunghezza aumenta anche grazie al caratteristico “gonnellino” presente a fine carapace in questa specie
Colorazione carapace
molto scuro, dal marrone al nero.
Possibile presenza di macchie beige sopra ogni scuto in esemplari non molto vecchi
Colorazione piastrone
dal beige al marroncino sul fondo, con marcature a forma di triangolo rovesciato quasi su ogni scuto
Colorazione testa ed arti
dal giallastro da baby al marrone scuro o grigio molto scuro da adulte
Riconoscimento sesso
è possibile dopo i 4/5 anni di vita.
Il maschio ha coda lunga e grossa alla base con scuto sopracaudale inclinato verso il basso, mentre la femmina ha coda corta con scuto sopracaudale in linea con gli altri scuti.
Inoltre, l’angolo formato dagli scuti anali nel maschio è più ottuso rispetto all’angolo formato dagli scuti anali nelle femmine.
I maschi poi, raggiungono dimensioni leggermente più grandi
Maturità sessuale
(in cattività) maschi dai 7/8 anni mentre le femmine dai 9/10 anni
Allevamento in cattività in casa
in casa l’allevamento è assolutamente da evitare.
E’ consigliato effettuarlo solo in caso di problemi di salute della tartaruga o in caso di nascite tardive che non assicurano un corretto letargo.
In questi casi il terrario deve essere sufficientemente proporzionato alla grandezza della tartaruga.
Come fondo bisogna utilizzare semplice terriccio, a cui si può aggiungere una bassa percentuale di torba.
Il terrario va irradiato con una spot da almeno 40W accesa per 6/8 ore al giorno, che riscaldi una zona di essa ad una temperatura di circa 28/30°C, ed una uvb 5% (o meglio 10%) accesa 10/12 ore al giorno ad una distanza max di 25 cm dalla superficie irradiata.
Durante la notte, se le temperature sono troppo rigide e scendono sotto i 17/18°C, va utilizzata una lampada a infrarossi riscaldante.
Inoltre bisognerà inserire nel terrario, oltre a molti ripari, un sottovaso con dell’acqua per far dissetare e/o rinfrescare la tartaruga
Allevamento in cattività all’esterno
l’allevamento all’esterno è fondamentale.
Bisogna garantire recinti molto ampi e un rapporto maschi-femmine di 1:3, ciò per evitare stress eccessivo ed attacchi alle femmine.
Per sicurezza andrebbe recintata la zona con legno, mattoni o altro materiale consistente.
Per una maggiore sicurezza (topi e altri predatori sotterranei) si potrebbe anche istallare una rete metallica ad una profondità di 50 cm sotto il livello del terreno e un’altra rete a mo’ di gabbia, soprattutto per le baby, per difenderle dai predatori dal cielo.
Il recinto deve essere ben esposto al sole e bisogna fornire alle tartarughe dei rifugi per garantire un’area fresca in estate e/o per trovare riparo nel periodo invernale
Alimentazione
è una specie prevalentemente erbivora, quindi dovrà mangiare erbe di campo.
Si possono alternare a verdure come: bieta, cicoria, indivia, radicchio, ecc.
Molto raramente è possibile fornire frutta matura (esclusi gli agrumi) e sempre con parsimonia è possibile dare loro pomodori.
Non disprezzano, di tanto in tanto, anellidi come lombrichi oppure chiocciole
Letargo
lo effettuano a temp. comprese tra i 4°C e i 10°C.
In casa è impossibile, quindi nel periodo autunnale/invernale necessitano di lampada spot che riscaldi almeno una parte del terrario, in modo da avere in quella zona circa 30/31°C. Senza di essa fanno un semi-letargo dannosissimo.
All’esterno fanno tutto da sole, l’importante è che abbiano la possibilità di interrarsi completamente.
Una volta interrate si possono coprire con paglia/fieno per una maggiore protezione dal freddo.
E’ utile anche fornire ripari.
Possono fare letargo anche in luoghi chiusi, sistemate in apposite scatole di legno riempite con terra e foglie secche, a patto di garantire il rispetto delle temp. sopra-indicate per un corretto letargo
Legislazione
è inserita nell’Appendice II del CITES e nell’Allegato A del Regolamente CE
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