Venerdì 23 gennaio 2015 abbiamo vissuto un’esperienza davvero unica e molto emozionante: la visita alla sezione “Recupero Caretta caretta” della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli.
La sezione è stata riaperta dopo la chiusura del “Turtle Point” di Bagnoli ma purtroppo non è aperta al pubblico, per motivi di spazio.
Grazie alla donazione di materiale alla Stazione Zoologica, che è stata fatta insieme al gruppo TartaCazzari, è stato possibile avere un pass per accedere all’ala della struttura che ospita proprio la sezione “Recupero Caretta caretta“.
Nel Centro sono ospitate tartarughe catturate per sbaglio da pescherecci senza grosse conseguenze ma anche esemplari con ferite molto gravi, quest’ultime causate da imbarcazioni e/o da attrezzi da pesca.
Ciò che però ci ha emozionato più di ogni altra cosa, è stato vedere piccolissime Caretta caretta di appena tre mesi. La gentilissima Dr.ssa Sandra Hochscheid, che ci ha accompagnato nella visita, ci ha spiegato che il loro nido in Calabria era stato “deposto” troppo tardi e le mareggiate autunnali stavano più volte portandoselo via. Quindi sono state prelevate tutte le uova e sono state portate a Napoli per cercare di salvare e far nascere quante più tartarughe.
Dodici sono state liberate a settembre visto che erano già uscite dalle uova e pronte per il mare, mentre altre otto sono nate proprio al Centro di Recupero più tardi e quindi non è stato possibile liberarle in quanto si avvicinava l’inverno. Saranno tenute li fino a quando non saranno idonee alla vita in mare.
Nella Galleria in basso è possibile visionare alcune delle foto effettuate nella sezione “Recupero Caretta caretta” e nell’Acquario, ma prima una breve descrizione del Gruppo TartaCazzari che ha effettuato la donazione di materiale.
Chi sono i TartaCazzari
Sono un gruppo di ragazzi che, stufatisi della prepotenza e della saccenteria usata in alcuni gruppi “seri” (presenti sul social network Facebook) nei confronti dei neofiti che chiedevano aiuto, hanno deciso di creare il gruppo “TCI – Tarta Cazzari Italia. Official©“.
Nel loro gruppo è possibile chiedere informazioni sulle tartarughe ottenendo risposte sempre esaustive (dato che è pieno di esperti ed allevatori) ma senza mai essere attaccati o essere scherniti.
La seconda parte del nome, cioè Cazzari, sintetizza l’altra finalità del gruppo. Infatti, non solo è possibile chiedere info, ma è anche possibile scherzare/cazzeggiare in qualsiasi modo si voglia.
Questo clima disteso ha fatto così nascere forti legami di amicizia ed infatti spesso nel gruppo vengono condivise gioie ma anche dolori della vita quotidiana.
Grazie proprio a questa possibilità di esprimersi senza restrizioni, il gruppo ha avuto consensi ed iscrizioni anche da parte di esperti di altri animali, allargando così la sua “utilità”.
NOTA BENE: essere TartaCazzari non vuol dire solo pensare a divertirsi. Infatti, grazie ad alcune iniziative, il gruppo ha messo da parte una modica cifra che è servita ad effettuare la donazione di materiali (di cui si è fatto riferimento ad inizio articolo) al “Centro Recupero Caretta Caretta” sito nella Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli.
La visita ha messo in evidenza l’amore con cui i Dr.i lavorano e quindi curano queste magnifiche creature. Quindi si spera di poter ancora aiutare questa struttura in futuro con altre donazioni.
Qualche mese fa è stata effettuata anche una donazione al “Tarta Club Italia“.
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