Sull’atollo di Tetiaroa, facente parte della collettività della Polinesia francese, la stagione di nidificazione delle tartarughe verdi è in pieno svolgimento e i numeri raggiunti ad oggi dimostrano l’importanza fondamentale dell’associazione “Te mana o te moana” nella salvaguardia della biodiversità marina.
Come ogni anno negli ultimi 18 anni, le squadre di osservazione dell’associazione monitorano l’arrivo di questa specie iconica per raccogliere dati scientifici cruciali. Dopo tre mesi di monitoraggio intensivo, i dati parlano chiaro e il bilancio intermedio di questa stagione di nidificazione è promettente. Sono state infatti registrate più di 300 tracce di tartarughe sui vari motu dell’atollo. Durante le osservazioni notturne, sono state identificate 17 femmine e sono stati contati circa 130 nidi. Inoltre, da una stima accurata, basata sul conteggio dei gusci vuoti trovati nei nidi, sono state sicuramente oltre 1.500 le giovani tartarughe che, uscite per la prima volta dalla sabbia, hanno già fatto il loro ingresso nell’oceano.
L’anno scorso, “Te mana o te moana” ha vissuto una stagione “eccezionale”, con 1.400 tartarughe avvistate e 441 nidi trovati, stimando in 34.980 gli hatchlings nati sull’atollo. Con l’attuale stagione di nidificazione ancora in corso e che si concluderà ad aprile, questi primi risultati offrono già buone prospettive sui dati finali.
Queste osservazioni fanno parte di uno studio scientifico sostenuto dal Dipartimento dell’Ambiente della Polinesia Francese, con il supporto e il coinvolgimento di lunga data dell’hotel “The Brando” e della “Tetiaroa Society“. Dopo vent’anni di attività, l’associazione intende ampliare il proprio raggio d’azione puntando sull’innovazione. «Vogliamo accelerare le nostre analisi, in particolare attraverso il monitoraggio satellitare per comprendere meglio le loro migrazioni, oltre a utilizzare segnalatori acustici e telecamere a bordo», ha dichiarato lo scorso dicembre Cécile Gaspar, fondatrice dell’associazione.
Credit foto in evidenza: Théo Guillaume