Senza un preavviso e senza ancora una origine ben definita, le coste del Gabon son state invase, il 6 novembre, da un compatto strato di petrolio e ad oggi la situazione è ancora critica. Infatti gli interventi di bonifica sono iniziati solo il 14 novembre, utilizzando i prodotti e i macchinari di un’impresa petrolifera della zona.
La marea nera si espande per oltre 60km nel sud di Mayumba e ben 40 di questi km, appartengono alle coste del Parco Nazionale. L’Anpn (Agence National des Parcs Nationaux), attraverso il suo segretario esecutivo Lee White, ha fatto sapere che sono molto preoccupati perchè già molti animali sono morti e, cosa molto più grave, è a rischio la riproduzione delle tartarughe marine.
Sulle spiagge gabonesi infatti, c’è il più grande luogo di nidificazione al mondo delle tartarughe Liuto (“Dermochelys coriacea“) e, peggio non si poteva auspicare, ora è anche periodo di riproduzione.
Speriamo che al più presto si risolva questa situazione e che in futuro non accadano più cose del genere anche perchè è il quarto episodio di quest’anno ed ogni volta è sempre peggio.