Due sospetti cacciatori di tartarughe marine, uno dei quali di appena 15 anni d’età, sono stati bloccati nelle acque al largo del paradiso subacqueo di Semporna (nello stato malese di Sabah) con quattro carapaci di tartaruga tagliati a pezzi a bordo, oltre ad attrezzature finalizzate alla caccia di questo rettile marino.
Il tenente comandante della “Malaysian Maritime Enforcement Agency” (MMEA) di Semporna, Amiludin Yenggah, ha affermato che questo arresto è stato possibile grazie al lavoro dell’intelligence. La soglia di attenzione su questo fenomeno si è alzata dopo che, lo scorso ottobre, oltre cento carcasse di tartaruga furono ritrovate sull’isola di Pulau Bum Bum.
L’adolescente e l’altro fermato, di 35 anni, non avevano con loro i propri documenti di riconoscimento e si sono dichiarati Bajau Laut (ultima vera popolazione di nomadi marini rimasta). Verranno processati per atti contro il “Wildlife Conservation Enactment 1997” e per immigrazione clandestina.
Nonostante il “Sabah Wildlife Department” abbia denunciato anche alcuni ristoratori che fornivano ai loro clienti carne di tartaruga, i bracconieri non sono stati arrestati ed i Conservazionisti hanno chiesto maggiori sforzi contro questa brutale caccia.