Tartapedia.it rispetta ogni forma di arte, ma quando quest’ultima per esprimersi limita la libertà di un altro essere vivente allora non è più considerata una forma di arte ma di “tortura“.
Per questo condivide, e spera di far arrivare a più persone, l’evento creato dalla LAC (Lega Abolizione Caccia) sez. Milano che potete trovare su facebook a questo indirizzo: Mailbombing contro spettacolo con uso di animali al Piccolo Teatro di Milano
Di seguito l’invito della LAC:
Il 27 e 28 Maggio al Piccolo Teatro di Milano si terranno due repliche di uno spettacolo di Jan Fabre, The Power of Theatrical Madness (Il potere della follia teatrale), in cui l’artista si esprimerà utilizzando:
- 5 canarini legati con una corda e gestisti dal regista;
- 3 tartarughe di terra a cui viene applicata una;
- 8 rane che saranno servite su un piatto coperto e che all’apertura del piatto potranno uscire (al primo salto gli artisti le prenderanno e le porteranno fuori dal palco)
- 2 pappagalli ARA.
In questo video di un precedente spettacolo si vedono alcuni di questi animali in scena:
Non soltanto: il regista, alcuni anni fa, si fece conoscere con una controversa performance in cui lanciava gatti: Gatti lanciati in aria – perform
COME ATTIVARSI
Vi invitiamo a scrivere ai seguenti indirizzi, chiedendo di non portare in scena gli animali:
- piccolo.stampa@piccoloteat
romilano.it - promozione.pubblico@piccol
oteatromilano.it
Vi scrivo perché ho saputo che il 27 e 28 maggio il vostro teatro ospiterà lo spettacolo “The Power of Theatrical Madness” di Jan Fabre, in cui l’artista si esprimerà portando in scena insieme agli attori alcuni animali (tartarughe, canarini, rane e pappagalli). Animali che come marionette dovranno svolgere i tristi compiti ai quali saranno stati addestrati, oppure che saranno trattati come corpi da muovere a piacimento; in entrambi i casi utilizzati, come meri oggetti di cui disporre liberamente, non esseri senzienti dotati di propri sentimenti e anelito di libertà.
A quale scopo tutto ciò? Per godere in modo distorto della loro esistenza, che è sì magia e creazione d’arte ma che può vivere solo di meraviglia e sorgere dalla contemplazione: se imprigionata e costretta in un ruolo artificiale, la loro intima bellezza si rovina, perde ogni fascino e si trasfigura in commiserevole ridicolaggine.
Animali che, in ogni caso, non vorrebbero essere certo in quel posto, sottoposti a stress e tensioni, probabilmente sofferenti, per dilettare un pubblico pagante che dovrebbe invece aspirare ad apprezzare e applaudire la bravura degli attori, ad ammirare la ricchezza delle scene e la varietà della trama, a stupirsi dei colpi di scena ed a trarre godimento da tutto ciò che caratterizza il teatro, fatto dagli umani per altri umani. Un nobile spettacolo che — a differenza di altri discutibili “spettacoli” — non contempla affatto, tradizionalmente, lo sfruttamento di animali.
Per tutte queste ragioni, mi unisco al coro di coloro che mi hanno preceduto, per chiedervi di non mandare in scena animali, nel corso degli anzidetti spettacoli.
Distinti saluti.
Nome e cognome
Leggi italiane in merito
Forse le norme internazionali autorizzano questi spettacoli ma, dato che lo spettacolo sarà messo in scena in Italia, ricordiamo le nostre norme italiane che vietano questo scempio:
- Art. 544 quater codice penale
- Art. 16 comma I (del Regolamento per il benessere degli animali del comune di Milano)