La stagione di nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta in Campania si apre in anticipo rispetto agli scorsi anni. Il primo nido del 2025 è stato infatti individuato stamattina, 31 maggio, sulla spiaggia di Ascea, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, grazie all’attenzione di un addetto alla pulizia dell’arenile che ha notato le tracce lasciate da una femmina risalita in nottata.
Il nido è stato immediatamente messo in sicurezza da Roberta Teti, borsista della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, attiva sul territorio per il monitoraggio e la tutela della nidificazione. L’intervento tempestivo ha garantito la protezione delle uova, che ora verranno sorvegliate periodicamente durante l’intero periodo di incubazione.
Negli ultimi anni, il primo nido in Campania era stato rinvenuto il 7 giugno 2024 a Palinuro (Centola) e l’8 giugno sia nel 2023 che nel 2022 a Castel Volturno (CE). Il ritrovamento del 2025, avvenuto una settimana prima rispetto alla media recente, rappresenta dunque un record regionale e sottolinea il ruolo sempre più centrale delle coste cilentane per la riproduzione della Caretta caretta.
Ascea, in particolare, si conferma un sito fondamentale per la conservazione: nel 2024 erano stati registrati quasi 20 nidi solo in questo comune. Le attività di monitoraggio continueranno per tutta l’estate, coinvolgendo ricercatori, volontari e istituzioni locali, con l’obiettivo di proteggere la nidificazione e sensibilizzare residenti e turisti sull’importanza della biodiversità marina.
Questa scoperta si inserisce in un più ampio quadro nazionale: il primo nido italiano del 2025 è stato trovato il 22 maggio a Linosa, seguito da altri otto in Sicilia e da uno messo in sicurezza due giorni fa in provincia di Reggio Calabria. Il nido di Ascea rappresenta quindi l’undicesimo in Italia e il primo in Campania.
Il successo del monitoraggio e della tutela inizia sempre più spesso con piccoli grandi gesti di attenzione — come quello dell’operatore che ha riconosciuto la traccia — e si completa con il lavoro qualificato e instancabile degli esperti e delle realtà scientifiche sul territorio.