Più di 1.300 tartarughe appartenenti alla specie “Chelus fimbriatus” (specie comunemente chiamata “Mata mata“) sono state confiscate all’Aeroporto Internazionale di Bogotà-El Dorado in Colombia.
«Le tartarughe erano tenute in condizioni estreme, chiuse in sacchetti di plastica senza aria. Di conseguenza, ventotto esemplari sono stati rinvenuti già morti, mentre tutti gli altri sono stati trasferiti al “Center for Wild Flora and Fauna” dove saranno sottoposti ai necessari controlli veterinari, prima di ritornare in libertà», ha dichiarato Oscar Lopes, Segretario alla Protezione Ambientale della capitale colombiana.
L’aspetto caratteristico e del tutto unico di questa specie attira l’attenzione dei collezionisti o di chi, semplicemente, vuole possedere in casa un animale insolito. Ma queste tartarughe non rappresentano l’unica fauna ad essere bracconata ed esportata, infatti dall’inizio dell’anno sono stati bloccati anche carichi di “Oophaga lehmanni” (piccola rana in pericolo di estinzione), di mantidi religiose, di tarantole ed addirittura di cetrioli di mare.