Come si apprende dall’edizione online de “L’Express de Madagascar“, martedì scorso tre marinai sono stati arrestati dalla polizia di Morondava con l’accusa di contrabbando di fauna selvatica protetta.
L’imbarcazione con cui navigavano ha avuto un’avaria meccanica e sono quindi stati costretti ad attraccare nel porto, appunto, di Morondava. Gli abitanti ed i pescatori locali hanno fin da subito denunciato la presenza di uno sgradevole odore proveniente da bordo.
«Arrivato nei pressi di una spiaggia vicina al porto, ho percepito puzza di putrefazione ed ho pensato ci fossero cadaveri umani ma invece erano tartarughe» ha riferito il capo della stazione locale di polizia. Con un mandato di perquisizione, le forze dell’ordine hanno controllato la barca ed hanno trovato a bordo 450 tartarughe appartenenti alla specie “Astrochelys radiata“, di cui purtroppo 168 già morte…e non da poco!
Gli investigatori hanno dichiarato che i contrabbandieri sono stati sfortunati con il guasto avuto, poichè questo traffico illegale esiste da molto tempo e raramente è intercettato. Probabilmente gli esemplari sono stati bracconati a Toliara, nel sud del Madagascar, e dovevano essere consegnati al porto di Maintirano, ove li attendeva un’altra imbarcazione.
Il comandante della piccola nave si è dichiarato innocente, insistendo che non conosceva il contenuto del carico ma aggiungendo che sapeva che il carico aveva come acquirente un cinese. In ogni caso, nessuno dei tre arrestati lascerà per ora la prigione di Morondava.