Sono trascorsi quasi quattro anni da quando l’ex presidente degli USA, Donald Trump, firmò la modifica della norma che proteggeva le tartarughe e i grandi mammiferi marini durante le battute di pesca. Questi cambiamenti sono da oltre due settimane al vaglio della nuova amministrazione del presidente Joe Biden ma i gruppi che si battono per la conservazione hanno deciso di mettere pressione agli addetti ai lavori, presentando martedì scorso una richiesta ufficiale di annullamento delle modifiche apportate nel 2017.
«Siamo fiduciosi ma non per questo staremo seduti ad aspettare. La nostra pazienza è finita!» ha detto Jaclyn Lopez del “Center for Biological Diversity“, uno dei tre gruppi firmatari. L’attuale norma mette a rischio ben cinque specie di tartarughe marine, in particolare le piccole Lepidochelys kempii che nuotano dalle acque antistanti la regione del New England fino al Golfo del Messico.
Il gruppo di cui fa parte la Lopez, insieme a “Defenders of Wildlife” e “Turtle Island Restoration Network“, chiede un ritorno alle regole attive nel 2016, quando vigeva l’obbligo di una via di fuga per questi rettili marini in tre tipi di reti da traino utilizzate per la pesca dei gamberetti.
L’impatto sui pescatori dovrebbe essere minimo, dato che fino a quattro anni fa hanno dovuto impiegare reti adeguate all’allora normativa, e dunque si spera nella volontà politica di salvaguardare gli abitanti dell’oceano.
Fonte info: abcnews.go.com