La stagione riproduttiva della Caretta caretta in Italia entra nel vivo, e lo fa con una giornata eccezionale: ieri 11 giugno 2025 sono stati confermati ben cinque nuovi nidi lungo le coste italiane, in Puglia, Toscana, in Campania, in Calabria e nel Lazio. Un dato che non solo testimonia l’espansione dell’areale riproduttivo di questa specie nel Mediterraneo, ma sottolinea anche l’importanza crescente delle spiagge italiane per la conservazione di una delle tartarughe marine più emblematiche.
Con i nuovi ritrovamenti, il numero totale di nidi individuati in Italia dall’inizio della stagione (22 maggio) supera già quota 50.
Puglia: il primo nido dell’anno a Torre San Giovanni
A inaugurare la stagione in Puglia è stato un nido trovato ieri mattina sulla spiaggia ionica di Torre San Giovanni, nel comune di Ugento (LE). A mettere in sicurezza la deposizione sono stati Piero Carlino, responsabile del Centro Recupero Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento di Calimera (LE), e Nicolò Molle. Ugento si conferma un punto nevralgico per la nidificazione: nel 2024 aveva segnato il record nazionale con 47 nidi in un solo comune. Il ritrovamento di quest’anno avviene con due giorni di anticipo rispetto al primo nido pugliese del 2024, rinvenuto il 13 giugno.
Toscana: la Caretta caretta torna a Massa
Spostandosi al centro Italia, il primo nido toscano del 2025 è stato individuato grazie alla segnalazione dei volontari del WWF Massa Carrara, che hanno rinvenuto una traccia “sospetta” sulla spiaggia di Poveromo, nel comune di Massa. La presenza delle uova è stata confermata dalla biologa Cecilia Mancusi dell’ARPAT. Qui si tratta di una nidificazione leggermente tardiva rispetto al 2024, quando il primo nido toscano fu scoperto addirittura il primo giugno.
Lazio: giovani avvistano tartaruga a San Felice Circeo
Nella regione Lazio, il primo nido dell’anno è stato segnalato grazie all’osservazione diretta di un gruppo di ragazzi che nella serata di ieri, 11 giugno, ha visto una tartaruga deporre sulla spiaggia di San Felice Circeo (LT). Il nido è stato prontamente messo in sicurezza dagli operatori della rete TartaLazio, impegnata nella sorveglianza e tutela delle nidificazioni nel territorio regionale, e dal personale del Parco Nazionale del Circeo. Anche in questo caso si registra un leggero ritardo rispetto al 2024, quando il primo nido laziale fu segnalato il 9 giugno.
Campania: la stagione decolla, arriva la doppia cifra
Anche in Campania la stagione prosegue a ritmo sostenuto. Ieri sera, poco prima della mezzanotte, una femmina di Caretta caretta è stata osservata mentre deponeva le uova sulla spiaggia della Chiaia di Forio d’Ischia (NA), dando così il via alla stagione riproduttiva nella provincia di Napoli. Questo rappresenta il decimo nido campano dell’anno e che, in poche ore, è stato seguito dall’undicesimo nido, confermato questa mattina a Castel Volturno (CE).
In Calabria è boom: primo nido nel Catanzarese e tanti altri
Il primo nido della stagione 2025 per la provincia di Catanzaro è stato rinvenuto ieri all’alba grazie all’attenta attività dei volontari dell’associazione ASD Mondo Parallelo, impegnati nel monitoraggio al fianco del WWF Vibo Stilaro. Un risultato importante, che sottolinea ancora una volta la centralità delle spiagge calabresi per la nidificazione della Caretta caretta.
Ma non è tutto: oggi il WWF Vibo Stilaro ha comunicato anche il rinvenimento di un nuovo nido in provincia di Reggio Calabria, mentre un altro è stato segnalato a Squillace (CZ) dai volontari dell’associazione La Rete e confermato dal WWF Crotone. A questi si aggiungono i sei nidi individuati e messi in sicurezza dall’associazione Caretta Calabria Conservation lungo la Costa dei Gelsomini, confermando anche la straordinaria vivacità riproduttiva delle tartarughe marine in questa regione.
Un’estate promettente per la nidificazione in Italia
Con oltre cinquanta nidi già registrate lungo le coste italiane e un’espansione che coinvolge sia regioni meridionali che centro-settentrionali, la stagione 2025 si sta confermando molto attiva e diffusa. Lo scorso anno, alla data del 12 giugno, erano stati individuati 40 nidi: oggi siamo già oltre quella soglia.
La specie protagonista è, come sempre, la tartaruga marina comune (Caretta caretta), protetta a livello internazionale e inclusa nelle direttive europee per la conservazione della biodiversità.
Questi successi sono resi possibili grazie alla rete di volontari, biologi, centri di recupero e semplici cittadini attenti, che collaborano alla tutela delle tartarughe marine. Le nidificazioni rappresentano un importante indicatore ecologico, e ogni nuova traccia è un passo avanti nella sfida per la salvaguardia di questa specie simbolo del Mediterraneo.