Tra agosto 2023 e novembre 2024, negli Stati Uniti, centinaia di pacchi lasciavano silenziosamente magazzini e abitazioni diretti verso Hong Kong. Al loro interno, nascosti in modo macabro dentro calzini annodati e scatole sigillate, tartarughe vive e protette viaggiavano come fossero giocattoli. In tutto, 849 esemplari di specie americane vulnerabili, il cui valore sul mercato nero ha sfiorato 1,4 milioni di dollari, secondo le autorità statunitensi.
Dietro a questa operazione un uomo di cittadinanza cinese, Wei Qiang Lin, residente a Brooklyn (New York), che ora ha ammesso la propria colpevolezza dinanzi al tribunale federale. L’accusa? Esportazione illegale di specie protette, con potenziale condanna fino a 5 anni di carcere, 3 anni di libertà vigilata e 250.000 dollari di multa o il doppio del guadagno derivanti dall’attività illegale.
I dettagli di un traffico invisibile
Il metodo era semplice e crudele: pacchi anonimi, dichiarati come “plastic animal toys”, che in realtà contenevano tartarughe d’acqua dolce nordamericane (principalmente Terrapene carolina), alcune delle quali sottoposte a rigide tutele internazionali. In 220 spedizioni diverse, la fauna è stata trattata come merce qualsiasi, in un commercio globale che, secondo l’Interpol, oggi è il quarto traffico illegale più redditizio al mondo dopo droga, armi e esseri umani. Ma non è finita. Lo stesso imputato è stato collegato anche all’invio di 11 pacchi contententi rettili esotici, tra cui serpenti velenosi.
Quando la legalità è una questione di biodiversità
Questo caso non è soltanto un episodio giudiziario. È un simbolo. Un esempio concreto di quanto fragili siano le nostre barriere contro il bracconaggio internazionale. E di quanto sia urgente ripensare il valore della fauna selvatica, troppo spesso ridotta a decorazione per collezionisti, animali da compagnia esotici o semplici status symbol.
Per le tartarughe – creature millenarie, lente ma instancabili – l’unico viaggio accettabile dovrebbe essere quello nel proprio habitat, non verso una scatola con un’etichetta falsa.
Il traffico di animali non è solo un reato: è un crimine contro la vita stessa. Proteggere le tartarughe oggi significa proteggere la biodiversità, la legalità e il futuro.