A poche decine di ore dal mese di settembre, quindi nel pieno del periodo delle schiuse dei nidi di “Caretta caretta“, nessuno avrebbe immaginato che si potesse aggiungere un’altra regione italiana all’elenco di quelle che ospitano una deposizione o che hanno già visto nascere piccole tartarughe.
Invece ieri sera, quasi in contemporanea, due esplosioni di vita hanno interessato il lungomare del Poetto nel comune di Quartu Sant’Elena (CA), precisamente tra lo stabilimento balneare “Altamarea” ed il “Lido Mediterraneo“, facendo scoprire così due nidificazioni anche in Sardegna.
In seguito alle segnalazioni effettuate, si è attivata la macchina della “Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina” che ha coinvolto, tra gli altri, il direttore dell’AMP “Capo Carbonara” ed il personale del Centro Recupero Tartarughe Marine “Laguna di Nora“. Saranno loro, insieme ai volontari, a presidiamo i due nidi e a proteggere le altre tartarughe che dovrebbero sbucare nelle prossime notti.
«A luglio un grosso esemplare era stato avvistato mentre esplorava le spiagge qui in zona ed oggi come allora, rinnovo la richiesta di collaborazione da parte di residenti e turisti affinchè evitino di portare al mare confezioni di plastica» ha affermato fiduciosa l’assessore della Difesa dell’Ambiente della regione Sardegna, Donatella E. I. Spano.
Aggiornamento finale
Dopo 72 ore senza nascite, i due nidi sono stati aperti come da protocollo.
Nel nido antistante il “Lido Mediterraneo” sono state trovate 87 uova di cui ben 84 schiuse: una percentuale di nascite record!
Nell’altro nido invece, purtroppo non è andata così bene ma anzi, su 98 uova totali deposte, soltanto 41 si sono schiuse e di queste sei piccoli sono stati rinvenuti morti all’interno della camera d’incubazione. Le restanti 57 uova sono state trasportate al CReS di Oristano per studiare le cause che hanno bloccato il loro sviluppo.