Nel weekend appena trascorso, due esemplari di Caretta caretta sono stati recuperati nelle acque messinesi, entrambi con un filo di lenza che fuoriusciva dal becco, proprio a presagire la presenza di un amo in gola.
La prima grossa tartaruga è stata notata in difficoltà da un bagnante che, grazie anche all’aiuto di alcuni ragazzi presenti sul molo di ponente dell’isola di Vulcano (ME), l’ha issata dall’acqua. La Caretta caretta è stata consegnata alla Guardia Costiera di Lipari (ME), che l’ha trasferita al Pronto Soccorso Tartarughe Marine dell’isola di Filicudi.
L’altro esemplare, decisamente più piccolo, è stato soccorso al largo di Messina dal personale del CRTM di Brancaleone (RC), dopo aver ricevuto la segnalazione dalla Capitaneria di Porto della provincia siciliana. Le sue condizioni purtroppo non sono delle migliori e la radiografia ha confermato la presenza di un amo nell’esofago e di una massa di nylon che fuoriusciva dalla cloaca.
E’ andata decisamente peggio alla piccola tartaruga segnalata stamani sull’isola eoliana di Salina (ME), rinvenuta all’interno di una rete da pesca già in avanzato stato di decomposizione.