La costa siracusana ha dato il benvenuto alle prime schiuse di tartarughe marine del 2023 in Italia già a fine luglio, esattamente il 23 sulla spiaggia di Morghella a Pachino, dal primo nido individuato quest’anno, e dopo sei giorni a San Lorenzo di Noto da una deposizione non precedentemente conosciuta.
Nelle stesse ore anche la Calabria ha visto i propri litorali invasi da tante piccole tartarughe e proprio come avvenuto in Sicilia, si è iniziato con la schiusa nell’alto Ionio reggino di un nido protetto e dopo poche ore una schiusa a sorpresa veniva segnalata dal piccolo Luca Lomonaco e da Annarita Attianese sul litorale di San Maria del Cedro (CS), con la camera d’incubazione individuata nei giorni successivi dalla biologa del WWF Valentina Paduano.
L’arrivo di agosto ha poi dato ufficialmente il via alle nascite di Caretta caretta in tutta la penisola italiana, con decine di traccette lasciate sulle spiagge di Castel Volturno (CE) in Campania, su diverse spiagge della Costa dei Gelsomini (RC) in Calabria, a sorpresa sulla spiaggia del Poetto in Sardegna e poi nelle località costiere salernitane di Eboli, Acciaroli, Palinuro e Ascea, quest’ultima da nido non noto.
Ad inizio settimana scorsa è stata la volta della Toscana, con la schiusa sulla spiaggia di Galenzana dal primo nido dell’anno messo in sicurezza all’Isola d’Elba, seguita dalla schiusa a sorpresa in zona Foce Verde a Latina Lido e da quella di Marsala, da deposizione avvenuta tra il 9 e il 10 giugno scorso.
Da allora, in appena otto giorni, sono state oltre un migliaio le tartarughine sbucate da nidificazioni individuate circa due mesi fa e da diverse schiuse a sorpresa. Le piccole hanno emozionato i presenti su decine di spiagge siciliane, in particolare nel siracusano, nel ragusano e nel catanese, su altrettanti arenili calabresi, in particolare nella costa ionica reggina dove il personale di “Caretta Calabria Conservation” sta gestendo oltre ottanta nidi, e a seguire sulle coste cilentane e domiziane in Campania.
In maniera proporzionale all’aumento record dei numeri registrati finora nella stagione di riproduzione ancora in corso e anche a causa dei pochi monitoraggi su determinate aree, le nascite da deposizioni non note sono sempre di più e negli ultimi sette giorni hanno interessato anche le province di Cagliari e del Sud Sardegna, quella di Taranto e poi ancora Latina e Crotone. Dunque ci si attende almeno altri due mesi ricchi di meravigliosi aggiornamenti dalle spiagge italiane, con la speranza che la percentuale di schiusa sia la più alta possibile, in modo da contribuire al meglio alla conservazione di una specie delicata come la Caretta caretta.
Foto in evidenza: © Paola Giuffrida