Che la stagione di riproduzione delle tartarughe marine quest’anno in Italia potesse essere sbalorditiva, con numeri che si apprestano a diventare altissimi come mai prima d’ora, lo si era capito già a metà giugno quando i nidi individuati erano solo ventitré ma già più del doppio rispetto a quelli dello stesso periodo nei precedenti anni da record.
In questo ultimo mese il trend non è cambiato e ogni aggiornamento settimanale ha fatto registrare un incremento in media di quaranta nuove deposizioni messe in sicurezza dal personale autorizzato. L’aumento delle nidificazioni corrisponde quasi sempre a tanti nuovi sorprendenti primati e nelle ultime ore ne sono stati stabiliti ben tre, di cui due su isole a 830 km di distanza tra loro.
Nel 2016 la piccola Isola di Lampedusa (AG) era stata scelta addirittura nove volte dalle mamme-tartaruga per la deposizione delle uova e da allora non si erano mai più avuti altrettanti nidi in una singola stagione di riproduzione. Quest’anno la nona deposizione è stata rinvenuta e messa in sicurezza venerdì mattina ma sono bastati solo due giorni per superare questo record e stabilirne subito uno nuovo, destinato forse a durare anch’esso ben poco. Le due nuove nidificazioni sono state trovate rispettivamente sulla spiaggia di Cala Croce, che già ospita un nido, e su quella più famosa “dei Conigli”, dove il totale dei nidi presenti è così salito a quota nove.
L’altra isola che sta sorprendendo sempre più, soprattutto per la sua posizione decisamente settentrionale per lo storico delle deposizioni di tartarughe marine in Italia, è l’Elba (LI). La nidificazione avvenuta nel giugno 2017 e la schiusa a sorpresa dell’anno successivo portarono alla nascita di un gruppo di volontari che da allora ogni estate ha pattugliato le spiagge dell’Arcipelago Toscano. Sfortunatamente nel 2019 e nel 2020 nessun esemplare scelse questa isola come nursery e dunque sembrava tutto ridursi a fenomeni sporadici e casuali quelli avvenuti nell’agosto 2018 e l’anno prima.
Il 2021 e il 2022 sono però stati caratterizzati da una schiusa a sorpresa, rispettivamente sulla spiaggia di Morcone a Capoliveri (LI) e sulla spiaggia di Sant’Andrea a Marciana Marina (LI). Proprio su quest’ultimo litorale ieri sera una Caretta caretta ha tentato la nidificazione ma purtroppo una folla di curiosi l’ha disturbata e spaventata, tanto da costringerla ad abbandonare l’arenile e ritornare in mare.
Si è così attivata la macchina organizzativa, che ha visto in prima fila i volontari di Legambiente, l’Elba Diving e il personale del “Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano”. L’esemplare si era spostato nella vicina spiaggia del Capitanino, dove è riuscito a scavare la sua camera d’incubazione e a deporre le proprie uova, sotto l’occhio attento degli addetti ai lavori quasi increduli per il posto scelto dalla futura mamma, visto che fino a qualche anno fa questa spiaggia non esisteva.
A oggi l’Isola dell’Elba (LI) ospita tre nidi a Marina di Campo, uno a Capoliveri e quest’ultimo a Marciana Marina e così come per Lampedusa, il record stabilito potrebbe durare ben poco e ovviamente, di conseguenza, lo stesso vale per la Toscana. Sono infatti otto le deposizioni le deposizioni regionali, una in più rispetto al precedente primato di sette nidi registrato nel 2021.