Centotredici nidi censiti nei novantatré chilometri di litorale che separano il promontorio di Capo d’Armi, nel comune di Motta San Giovanni (RC), da Roccella Ionica (RC). Sono questi i numeri strabilianti che l’associazione “Caretta Calabria Conservation” ha registrato durante gli ultimi mesi di monitoraggio lungo la costa ionica reggina, da anni tra le più importanti aree di nidificazione della Caretta caretta.
Ciò che però ha sorpreso il personale ancora impegnato sulle spiagge con gli ultimi nidi in schiusa, è stata la nascita di una piccola tartaruga completamente bianca (o meglio, crema). Un evento più che raro e che in questo stesso tratto costiero è stato registrato l’ultima volta nel 2018, anche se in quel caso, così come in quello dell’anno prima, gli esemplari erano affetti da un albinismo parziale.
Questa volta la tartarughina era affetta da leucismo, una condizione genetica dovuta alla mancata differenziazione delle cellule responsabili della pigmentazione e dunque, a differenza degli esemplari albini, quelli leucistici presentano l’enzima che sintetizza la melanina e gli occhi non assumono la colorazione rossa, classica dell’albinismo.
La percentuale di sopravvivenza in natura non è nota per tartarughe con tale atipica pigmentazione ma è molto probabile sia decisamente bassa, in quanto molto più visibili per i predatori. Questo hatchling ha comunque raggiunto il mare come le altre nate dallo stesso nido e chissà che magari un giorno non tornerà proprio qui per deporre, visto che ci sono precedenti di tartarughe leucistiche rinvenute in mare da subadulte, come nel 2019 alle Maldive.