E’ stato inaugurato ieri mattina, alla presenza di autorità e di centinaia di curiosi, il nuovo “Centro Ricerche Tartarughe Marine – Osservatorio del Golfo di Napoli” della stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli.
Il Centro è stato realizzato a Portici (NA) nell’ex Macello Borbonico, a pochi passi dall’area portuale del Granatello, con lo scopo di monitorare le acque del Golfo e di sviluppare ricerca scientifica, di essere un punto di riferimento per il soccorso ed il recupero delle tartarughe marine ma anche di luogo per divulgare e quindi sensibilizzare sui grandi descrittori degli ecosistemi marini.
Nei 600 metri quadri coperti, suddivisi in due strutture, ci sono 5 acquari tematici mediterranei, 14 vasche per la riabilitazione delle tartarughe marine, un’area dedicata ai laboratori scientifici per il monitoraggio del Golfo di Napoli, un ambulatorio specialistico per la cura delle tartarughe marine, una sala polifunzionale dove poter seguire le migrazioni delle tartarughe liberate, dove poter assistere ai video delle liberazioni, ma anche per fare workshop ed attività didattico-museali con le scolaresche. La chicca è rappresentata dal plesso dedicato a “Luigi Ferretti“, consulente veterinario prematuramente scomparso, costituito da due sale: una per la radiologia ed un’altra per la chirurgia delle tartarughe marine. Inoltre, una parte dei 7000 metri quadri all’aperto sarà coperta ed includerà 10 vasche per la terapia intensiva.
«Qui facciamo le ricerche per migliorare le nostre conoscenze ed applicare le migliori strategie di protezione e di conservazione» ha detto al TGR Campania Sandra Hochscheid, responsabile del Centro. Il Presidente della Stazione Zoologica, Roberto Danovaro, ha poi aggiunto: «I visitatori che verranno qua vedranno un laboratorio vero che funziona, vedranno i ricercatori che le curano, vedranno delle vasche in cui noi spieghiamo i problemi del mare e potranno visitare, perchè son tutti in trasparenza, i laboratori in cui facciamo le analisi di qualità dell’ambiente marino».
(foto Domenico Vitiello)