In questa pagina troverete la scheda d’allevamento riassuntiva che riguarda le tartarughe appartenenti alla specie Graptemys pseudogeographica. La scheda indica sommariamente le informazioni sull’alimentazione, la riproduzione, le caratteristiche fisiche e comportamentali ed altri aspetti per allevare al meglio questa specie.
Specie
Graptemys pseudogeographica
Sottospecie
kohnii e pseudogeographica
Stati di provenienza
centro America, principalmente Louisiana, Arkansas, Missouri e Iowa ma sono presenti anche in tutti gli stati limitrofi a questi quattro.
Inoltre si registra la loro presenza in Indiana, Ohio e North Dakota
Luoghi di origine
stagni e fiumi ma principalmente corsi d’acqua lenti con fondo argilloso o paludi umide
Lunghezza massima
12/14 cm i maschi e 28/30 cm le femmine
Colorazione carapace
da baby verde oliva o grigio chiaro con striature concentriche di colore giallo chiaro.
Da adulta tende a scurirsi fino a diventare marrone scuro.
Inoltre presenta una “linea” più scura e marcata che separa in due il carapace, dallo scuto nucale a quello sopracaudale
Colorazione piastrone
sfondo giallo crema o beige con disegni astratti scuri (distribuiti principalmente al centro con ramificazioni) che tendono a sparire col passare degli anni
Colorazione testa ed arti
prevalentemente grigi con presenza di striature gialle.
Sul capo inoltre, presenta una lunga striatura gialla che separa i due occhi e due altre striature caratteristiche della specie:
– nella sottospecie “kohnii” è a forma di “C” e contorna l’occhio per poi proseguire sul collo parallelamente alla striatura centrale
– nella sottospecie “pseudogeographica“ è una sorta di sopracciglia che poi prosegue sul collo parallelamente alla striatura centrale
Riconoscimento sesso
il maschio ha coda lunga e grossa e unghie anteriori molto lunghe, mentre la femmina ha coda ed unghie corte.
Inoltre i maschi restano più piccoli di dimensione
Maturità sessuale
maschi dai 4 anni mentre le femmine dagli 8 anni, ma in cattività può avvenire anche prima
Allevamento in cattività in casa
per una baby è possibile iniziare l’allevamento con una piccola vasca di circa 20 litri, tenendo comunque conto della rapida crescita e del proporzionale aumento del litraggio.
L’acqua deve essere alta almeno il doppio della lunghezza del carapace, con la preferibile presenza di vari appigli (es. tronchi) soprattutto da baby.
E’ necessaria una zona emersa asciutta su cui puntare due lampade: uno spot da almeno 40W accesa per 6/8 ore al giorno, in modo da avere 30/31°C sulla zona irradiata, ed una uvb 5% (o meglio 10%) accesa 10/12 ore al giorno ad una distanza max di 25 cm dalla superficie irradiata.
Acqua sempre filtrata ad una temp. compresa tra i 23°C e i 25°C.
Fondo non necessario, al max sabbia finissima 0,3-0,5mm
Allevamento in cattività in laghetto
possibile tutto l’anno se si ha almeno una parte con una profondità minima dell’acqua di 80 cm più uno strato di sabbia finissima sul fondo per ulteriori 20/30 cm, ciò per evitare che muoiano durante l’inverno.
E’ consigliato fornire un laghetto con lati non ripidi, con appigli e con una zona emersa ove fare basking
Alimentazione
specie onnivora a prevalenza carnivora.
In natura si cibano di girini di anfibi, lumache, crostacei, molluschi, insetti, anellidi, larve, piante acquatiche, pesci morti o moribondi e carogne di piccoli mammiferi.
In cattività dunque, bisogna fornire loro una dieta simile, con anche l’uso di verdure (indivia, radicchio, ecc) e di pellets di ottima marca.
Man mano che crescono tendono a rifiutare la verdura, soprattutto i maschi, anche se raramente risparmiano le piante in vasca.
Vanno alimentate una volta al giorno, preferibilmente la mattina; da baby 6 volte a settimana e man mano che crescono bisogna aumentare i giorni di digiuno fino ad arrivare ad alimentarle da adulte tre volte a settimana
Letargo
lo effettuano a temp comprese tra i 4°C e i 8°C.
In casa è impossibile, quindi nel periodo autunnale/invernale necessitano di riscaldatore impostato sui 24/25°C, senza di esso fanno un semi-letargo dannosissimo.
All’esterno bisogna avere un laghetto come descritto su.
Possono fare letargo anche in luoghi chiusi, a patto che si garantisca il rispetto delle temp. sopra-indicate per un corretto letargo
Legislazione
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