Dopo due giorni passati a pattugliare le spiagge senza trovare alcuna traccia, ieri mattina i volontari in azione sulle coste della Campania hanno esultato ben due volte, quasi contemporaneamente, prima sul litorale cilentano e poi su quello casertano.
Erano da poco passate le sette quando Susy e Adriano, a bordo del biposto dell’AirPatria CLUB A.S.D., hanno avvistato due scie sulla sabbia di Castel Volturno (CE) riconducibili ad altrettante emersioni di una grossa tartaruga. Sul posto è giunta Chiara Roncari, borsista della SZN “Anton Dohrn” di Napoli, che autorizzata con deroga al DPR 357/97 ha effettuato l’ispezione, trovando le uova sotto una delle due tracce rinvenute.
Poco prima però, i volontari di “Project Mare” segnalavano la presenza di una bella traccia sulla spiaggia di Palinuro, frazione balneare di Centola (SA). Qui sono giunte Roberta Teti ed Érica Moura, anche loro borsiste della SZN, che con enorme gioia hanno confermato il secondo nido cilentano in appena tre giorni.
Ma ovviamente non poteva mancare all’appello degli aggiornamenti la Sicilia, che ieri ha letteralmente esagerato con addirittura otto tracce di emersione rinvenute nelle prime ore della giornata. Già alle ore otto circa, si è avuta la prima conferma di avvenuta deposizione sulla spiaggia di Siculiana (AG), la terza di quest’anno in provincia di Agrigento tenuto conto anche del nido sull’Isola di Lampedusa.
Due ore prima però, alle sei circa, la volontaria Salva Caravello ha trovato una traccia sull’arenile di Sampieri, frazione di Scicli (RG), seguita da quella rivenuta da Danilo Monaco poco più avanti. Purtroppo però nessuna delle due nascondeva le uova, a differenza di quella segnalata da Giuseppe Di Rosa, in monitoraggio sulla spiaggia di Avola (SR) già da due giorni.
Qui la body pit lasciata da mamma tartaruga era molto evidente e immediatamente è stata segnalata alla biologa marina del WWF Oleana Olga Prato, la quale già attendeva questo nido dato che lunedì Salvatore Artale, dipendente della “Dusty Srl”, aveva rinvenuto un’altra traccia ma rivelatasi di semplice emersione. In questa spiaggia, la zona scelta da mamma tartaruga era in corrispondenza dello scolo delle docce di un lido e quindi è stato necessario traslocare le uova in una posizione migliore, nonostante all’arrivo della biologa fosse quasi notte fonda.
L’ultima segnalazione della mattinata di ieri è arrivata da Baia Granelli, a Pachino (SR). Qui Claudio Claude Guidi, passeggiando sulla battigia, ha trovato ben quattro tracce e subito lo ha comunicato alla moglie Ilaria Sperelli Pizzocri. Avendo già seguito nidi negli anni passati, Ilaria gira l’informazione alla biologa Oleana Olga Prato, che trova le uova sotto una delle tracce già recintate con canne di legno da un anonimo bagnante.
Non è stata questa però l’ultima super notizia della giornata di ieri ma alle ore diciotto un esemplare di Caretta caretta ha tentato di deporre sulla spiaggia dell’Isola di Salina (ME), una delle Eolie. Sfortunatamente su questo arenile non c’è presenza di sabbia ma soltanto di ciottoli anche grossi e dunque, dopo essersi trascinata in lungo e in largo e dopo aver fatto più tentativi di scavo, la tartaruga si è arresa tornando in mare.
Infine, alle ore 05:30 circa di stamattina, le volontarie Simona Cappello, Salva Caravello, Tiziana Toni e Terziano Fiorucci, presenti in monitoraggio sulla spiaggia di Sampieri dove ieri erano state trovate solo tracce senza nidificazione, hanno assistito a uno spettacolo decisamente emozionate: a pochi passi da loro una futura mamma tartaruga stava deponendo alla luce dell’alba e, contenendo la gioia enorme, hanno guardato il tutto da lontano in rispettoso silenzio.